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Inserimenti lavorativi vittime di tratta: un’esperienza europea

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Confronto su una tematica di grande importanza e attualità martedì 13 maggio nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia

Gli inserimenti lavorativi delle vittime di tratta: è questo l’argomento dell’incontro in programma martedì 13 maggio alle ore 9.00 nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia. Le nuove forme di schiavitù e sfruttamento rappresentano infatti un ambito verso il quale la Provincia rivolge notevole attenzione da più di un decennio. Grazie al progetto “Un’Altra Strada”, a partire dal 2001, e “Con.Trat.To”, che ha preso il via nel 2009, finanziati con il bando del Dipartimento per le Pari Opportunità, la Provincia di Arezzo ha operato per sostenere attivamente coloro che intendono sottrarsi dallo sfruttamento sessuale e lavorativo, ma la lotta contro le nuove forme di schiavitù passa soprattutto attraverso la possibilità di offrire una concreta occasione di autodeterminazione a coloro che vivono in condizione di sfruttamento ed esclusione sociale. E’ proprio in quest’ottica che si inserisce il progetto “RE.VI.TRA – Reinserimento vittime di tratta”, iniziato nel giugno del 2013 e che ha inteso dare continuità e rafforzare i programmi di accoglienza e integrazione sociale nell’ambito del sistema regionale antitratta. Il progetto ha contribuito a strutturare e formalizzare soprattutto la connessione dei percorsi di assistenza con il tessuto imprenditoriale e sindacale con cui, da sempre, era presente una tacita collaborazione. E’ prevista inoltre un’azione transnazionale fondata sulla sempre maggiore necessità di rapportarsi con la realtà europea, dal momento che le reti di provenienza e transito delle vittime hanno carattere sovranazionale. Due sono stati i momenti di scambio con i partner europei; durante tali incontri gli operatori hanno rivolto particolare attenzione alle diverse modalità di intervento legate anche alle differenze normative che regolano il fenomeno nei singoli paesi europei. L’iniziativa in programma costituisce proprio il momento di restituzione dell’azione transnazionale del progetto e vedrà la partecipazione dei soggetti europei, in particolare di Olanda e Germania, che, rappresentate rispettivamente dalle ONG “La Strada International” e “Hydra”, sono state al centro dei due momenti di confronto per gli operatori coinvolti nel progetto.