Home Nazionale Iran: ‘Nessuno tocchi Caino’, caso Reyhaneh è legittima difesa

Iran: ‘Nessuno tocchi Caino’, caso Reyhaneh è legittima difesa

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Roma, 1 ott. (Adnkronos) – “L’Iran è il primo paese boia nel mondo, in termini relativi più della Cina, e il campionario della sua crudeltà non ha fine”. Così Nessuno Tocchi Caino, l’organizzazione che da anni si batte contro la pena di morte, giudica la vicenda di Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana che rischia di essere impiccata per aver ucciso sette anni fa l’uomo che cercava di stuprarla. “Il caso lo conosciamo bene, è una legittima difesa da uno stupro e dall’altra parte c’è un sistema che giudica in base a una interpretazione arcaica della legge del taglione”. Attraverso Aki-Adnkronos International, la madre della ragazza, Sholeh Pakravan, ha rivolto un appello alle “mamme italiane”, ai “politici italiani” e al Vaticano.
“Si pensi – continua il segretario Sergio D’Elia – che in Iran la pena di morte viene ancora comminata a danno dei minori. Nel campionario del regime dei mullah la crudeltà non ha fine”. D’Elia conclude poi con un dato relativo all’ultimo anno, quello della presidenza Rouhani: “Dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2014 sono state 870 le esecuzioni, se teniamo conto che in tutto il 2013 sono state 687, il dato lascia pensare”.