– “Il territorio iracheno non e’ l’unico interessato”, aveva ammonito Hollande nel suo discorso introduttivo descrivendo la minaccia rappresentata dall’Is, lo Stato Islamico: “Daesh e’ installata in Siria e minaccia l’insieme del Medio Oriente”. Hollande aveva quindi sottolineato come il movimento terroristico faccia appello “a combattenti venuti dal mondo intero e tutti i paesi, ivi compreso il mio, sono interessati. Dobbiamo dunque fare ogni cosa per lottare contro l’indottrinamento dei nostri giovani”, “spezzare le reti jihadiste”, “privare Daesh delle sue risorse e punire tutti coloro che vi sono associati, da vicino o da lontano”.
Hollande ha anche parlato dell’importanza per la comunita’ internazionale di “trovare una soluzione duratura laddove e’ nato il movimento, cioe’ in Siria. Ricordo che da tre anni a questa parte la crisi in Siria ha provocato 200mila vittime, 200mila morti. Il caos fa il gioco dei terroristi, bisogna dunque sostenere coloro che possono negoziare e fare i compromessi necessari per preservare l’avvenire della Siria. Per la Francia, sono le forze dell’opposizione democratica. Devono essere appoggiate con tutti i mezzi.”