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L. stabilità: Realacci, stabilizzare ecobonus per rilancio economia e lavoro

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– Roma, 19 set. (Adnkronos)- La sfida per far ripartire l’economia e creare lavoro in Italia “passa anche dal rilancio di un’edilizia legata alla qualità, al risparmio energetico, alla sicurezza antisismica”, a partire dal “rafforzamento dell’ecobonus e dalla sua estensione ai campi e alle categorie che ora ne sono esclusi” e, anche se “l’attesa proroga e dell’ecobonus e il suo potenziamento non sono stati inseriti nel testo finale del decreto Sblocca-Italia” sono misure che “possano trovare spazio nella Legge di Stabilità”. La sollecitazione è arrivata da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che è ritornato così a sollecitare la stabilizzazione dell’ecobonus, parlando a margine del Convegno ‘Ridurre le bollette. Efficientare il patrimonio abitativo’, promosso oggi a Firenze dal Comune, da CasaSpa e Legambiente, in cui sono stati presentati i risultati del monitoraggio della campagna ‘Quanto costa la mia casa?’.
“Il credito di imposta per le ristrutturazioni e il risparmio energetico in edilizia -ha sottolineato Realacci- è stata infatti la misura di gran lunga più efficace messa in campo per contrastare la crisi in un settore importante come l’edilizia”. Secondo le stime di Cresme e Servizio studi della Camera, l’ecobonus, ha riferito Realacci, “nel 2013 ha prodotto 28 miliardi di investimenti, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette delle famiglie e garantendo 340.000 posti di lavoro considerando anche l’indotto”.
L’importanza di queste misure, ha rimarcato, “viene peraltro confermata anche dall’approfondita indagine ‘Ridurre le bollette. Efficientare il patrimonio abitativo’, promossa da Comune di Firenze, CasaSpa e Legambiente, secondo la quale grazie al risparmio energetico le famiglie possono tagliare fino all’80% delle loro bollette”. Ma non è l’unico beneficio citato dal presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici di Montecitorio.
L’efficienza energetica, infatti, ha detto Realacci, “può portare importanti risparmi anche per le casse dello stato: secondo il Consip la spesa energetica per uffici, scuole e ospedali è maggiore di 5 miliardi di euro annui. Investendo in efficienza energetica si può ridurre di un terzo questa cifra”. Eppure, ha aggiunto, “l’attesa proroga e dell’ecobonus e il suo potenziamento non sono stati inseriti nel testo finale del decreto Sblocca-Italia. Misure che mi auguro possano trovare spazio nella Legge di Stabilità”.
“Nel caso non fosse possibile inserirlo nella manovra, l’ecobonus -ha insistito Realacci- dovrà essere recuperato dal Parlamento in sede di conversione dello Sblocca Italia. Sarebbe utile, infine, una Struttura di missione ad hoc presso la Presidenza del Consiglio, sul modello di quella per contrastare il dissesto idrogeologico, per esaminare e coordinare l’insieme delle politiche per l’efficienza energetica messe in campo da ministeri, regioni ed enti locali, e ottimizzare così i risultati attesi”.
“Non ci sono dubbi infatti su quale sia la direzione da seguire: la strada per battere la crisi, anche nell’edilizia, passa per la green economy. E quindi -ha concluso- per un rilancio dell’edilizia nel segno della qualità, dell’efficienza energetica, della sicurezza, della rigenerazione urbana e della bellezza”.