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Lavoro: Camusso, per cambiare il Paese partire dai lavoratori

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Roma, 4 giu. (Adnkronos) “Le condizioni di lavoro peggiorano quando non si fa attenzione alle regole che si propongono e si lascia decidere alla pura logica di mercato cosa succederà dei lavoratori”. A dirlo è il segretario della Cgil Susanna Camusso intervenendo sul palco della manifestazionei dei lavoratori dei call center in corso a Roma. “Si può esternalizzare – prosegue – ma bisogna dire che c’è una regola e non può essere fatto sulla pelle dei lavoratori. Non si può fare solo per pagare di meno, anche perchè pagare di meno non garantisce l’efficienza”.
“La politica torni a governare considerando le condizioni dei lavoratori il punto fondamentale su cui determina anche il suo consenso”. Il segretario ha condannato l’utilizzo delle gare al massimo ribasso perchè umiliano i lavoratori e favoriscono l’esternalizzazione verso società estere e il ricorso a forme di sfruttamento dei giovani. “Si può e si deve decidere che il lavoro non se ne deve andare dal nostro Paese”, ha detto il segretario riferendosi alla pratica del dumping.
“Se non si dà retta al lavoro il Paese non cambierà verso” sottolinea la Camusso. “Bisogna avere il coraggio – conclude – non di dichiarare che ci si mette la faccia ma di togliere di mezzo tutti coloro che hanno fermato questo Paese decidendo che il lavoro non aveva valore. Se si vuole cambiare il Paese bisogna partire dai lavoratori e non da chi invece il Paese l’ha rovinato”.