(AdnKronos) – D’altronde, la partecipazione azionaria del dipendente termina con il suo rapporto lavorativo, almeno per quanto riguarda quelle imprese che non sono quotate in borsa. Oltre alla buonuscita riceve il quantitativo delle sue azioni. Una sorta di investimento su se stessi insomma. Perché un dipendente può ad esempio decidere di diventare azionista utilizzando la sua tredicesima o un premio produzione, ed è sicuramente spronato a lavorare di più, perché più l’azienda guadagna, più guadagna lui.
Un sistema, quello della partecipazione dei lavoratori all’azionariato, previsto già dall’articolo 46 della Costituzione che dice: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.