Home Nazionale Lavoro: Della Vedova, su art. 18 finalmente una sinistra riformatrice

Lavoro: Della Vedova, su art. 18 finalmente una sinistra riformatrice

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Roma, 30 set. (Adnkronos) – “La discussione e gli esiti della direzione del Pd di ieri hanno segnato un obiettivo punto di svolta. Non è la prima volta che a sinistra si registrano posizioni favorevoli alla modernizzazione del mercato del lavoro e del sistema delle tutele: è la prima volta, finalmente, che queste posizioni rappresentano un’ampia maggioranza del partito e, stando ai sondaggi, dell’elettorato del principale partito della sinistra”. Lo scrive su Facebook il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
“Se questo sarà l’esito finale – prosegue – chi crede che il futuro dell’Italia, come il suo ruolo in Europa, passi dal coraggioso pragmatismo delle riforme, avrà una fondata ragione di ottimismo in più. Quanti, come me, da quasi vent’anni si impegnano per il superamento dell’articolo 18 e per un cambio di paradigma nella normativa su lavoro e welfare, anche e soprattutto se, come i radicali, appartenevano storicamente alla famiglia liberale riformatrice e progressista – sottolinea Della Vedova – hanno dovuto fronteggiare accuse ai limiti (e anche oltre i limiti) dell’insulto da parte della sinistra politica e sindacale”. (segue)
“La riforma dell’articolo 18 è stata definita da autorevoli leader una ‘barbarie’ e un ‘massacro sociale’ e l’opposizione pregiudiziale a qualunque modifica della disciplina dei licenziamenti individuali e all’effettiva universalizzazione delle garanzie, in un mercato del lavoro sempre più diviso tra ‘figli’ e ‘figliastri’ – prosegue Della Vedova – ha paradossalmente costituito il vero e proprio ‘valore non negoziabile’ della sinistra italiana”.
“Anche per questa ragione – secondo il sottosegretario – in Italia non si sono saputi raccogliere i frutti della stagione blairiana e clintoniana che non casualmente si innestavano, superandole senza cancellarle, su quelle thatcheriana e reaganiana; si è così persa l’occasione per affrontare una coraggiosa stagione di riforme, come ad esempio è avvenuto in Germania, prima della grande recessione degli ultimi anni. E di questa inadempienza è stato nei fatti corresponsabile in tutti questi anni, politicamente se non anche culturalmente – conclude Della Vedova – un centrodestra contraddittorio nelle aspirazioni e conservatore nella sostanza”.