Home Nazionale Lavoro: Ministero, segnali di faticosa ripresa ma prospettive incerte (2)

Lavoro: Ministero, segnali di faticosa ripresa ma prospettive incerte (2)

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(AdnKronos) – Di contro la platea dei disoccupati italiani aumenta di 106 mila unità (+4,1%); aumentano gli stranieri inattivi che passano da poco meno di 1 milione e 960 mila unità del II trimestre 2013 a 2 milioni dello stesso trimestre del 2014, con una crescita prevalentemente concentrata tra gli stranieri UE (+11,8%). Tendenze queste che riflettono la crescita della quota di cittadini stranieri sul totale dell’occupazione, crescita che avviene anche in assenza di nuovi ingressi programmati ed è influenzata in modo significativo dalla libera circolazione dei neocomunitari.
Anche i dati delle Comunicazioni Obbligatorie confermano, per il primo semestre 2014, una lieve ripresa della domanda di lavoro complessivamente considerata, dopo la drastica contrazione osservata nei trimestri precedenti. Se la quota globale di contratti destinata ai lavoratori comunitari ed extracomunitari si attesta mediamente attorno al 19-20% circa del totale (dato confermato anche dai nuovi occupati rilevati da Istat), con una prevalenza di assunzioni riservate ai lavoratori Extra Ue, negli ultimi tre trimestri, a partire sostanzialmente dal IV 2013, la contrazione dei rapporti di lavoro attivati si è ridotta.
Infatti, nel II trimestre 2014 le attivazioni riservate alla forza lavoro comunitaria hanno fatto registrate un aumento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 2,3% e le assunzioni che hanno interessato i lavoratori Extra Ue sono cresciute del 2,1% e nel caso degli italiani del 3,4%. Tuttavia tali incrementi, prosegue il report del ministero del Lavoro, “appaiono fragili”. Le variazioni tendenziali negative di maggior consistenza si rilevano per il settore industriale, in particolare, nelle regioni del Mezzogiorno, dove la contrazione delle attivazioni per i lavoratori Ue nell’Industria in senso stretto è del 6,4% e dell’11,4% nelle Costruzioni; solo la domanda di lavoro di personale extracomunitario in Agricoltura, nei Servizi e nell’Industria in senso stretto presenta performance in controtendenza.