Roma, 11 ott. (Adnkronos) – “Sinceramente, sono un po’ schifato dal comportamento di alcune opposizioni. Risse al Senato, libri che volano… Ecco, spero invece che sul Jobs act alla Camera si apra un confronto senza pregiudizi”. In una intervista a La Repubblica, il capogruppo del Pd a Montecitorio, Roberto Speranza, chiede un salto di qualità nella discussione. Evitando il ricorso alla fiducia: “questo -spiega- deve essere il nostro obiettivo. Il Parlamento, in ogni caso, non può essere un passacarte”.
Dialogo, quindi. “Sì. E una traccia interessante -risponde Speranza- può essere il documento elaborato dai membri della commissione lavoro, in cui tutte le componenti del Pd sono rappresentate. In ogni caso, è chiaro che si parte con l’idea di portare avanti una discussione aperta e civile, migliorare la delega con l’obiettivo di evitare la fiducia. Ma molto dipenderà dalle minoranze, se preferiranno ostruzionismo e risse”.
Alla Camera il Pd rischia altre defezioni. “Riuniremo il gruppo e ci confronteremo. È difficile pensare adesso a cosa avverrà dopo. Già nella direzione del Pd c’è stato un vero dibattito. In Senato sono stati fatti passi avanti, ora è necessario continuare ad abbassare il muro di incomunicabilità: in queste settimane è stato troppo alto. Ho molto rispetto per la discussione dei senatori. Ciò detto, non votare la fiducia è un atto molto grave, ma nel mio dizionario del Pd non c’è la parola espulsione”, conclude il presidente dei deputati Pd.