Roma, 8 ott. – (Adnkronos) – ”Noi siamo convinti che il consenso ci sia e possa essere prodotto con una discussione seria e completa”. Così il responsabile economico del Pd Filippo Taddei a margine di un convegno alla Luiss parlando del jobs act, sottolineando che ”il consenso non è unanimità”.
Taddei ha specificato che non bisogna soffermarsi solo sulla questione dell’art. 18 ma guardare ”a tutta la riforma del mercato del lavoro”. ”Perchè non è possibile che in Italia per i lavoratori sotto i 35 anni negli ultimi anni ci sia stato un calo del 35% dei contratti a tempo indeterminato”. La legge delega per l’economista punta a garantire lavoro più stabile. ”In Italia c’è difficoltà a generare lavoro stabile -ha rilevato- le riforme devono affrontare il problema dell’estensione delle tutele ai disoccupati ma soprattutto un contratto che favorisca lo scavallamento dai contratti a tempo determinato a quelli a tempo indeterminato, alla stabilità”. Dunque l’obiettivo del contratto a tutele crescenti, ha sottolineato, ”smussa il gradino tra questi due tipi di contratti”.
Sul rischio di franchi tiratori in Parlamento, Taddei ha risposto: ”Tutto è possibile”. Quanto all’atteggiamento verso eventuali diffidenti ha osservato: ”Non si caccia nè si accoglie nessuno in modo preventivo. Non ho problemi con il dissenso”.