Home Attualità Lettera aperta di alcuni dipendenti della Provincia di Arezzo all’Onorevole Marco Donati

Lettera aperta di alcuni dipendenti della Provincia di Arezzo all’Onorevole Marco Donati

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“Spett.le Onorevole, il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni. Come dipendenti della Provincia di Arezzo esprimiamo la nostra preoccupazione per la gestione futura dei servizi che attualmente eroghiamo e che la legge non disciplina se non genericamente come passaggio ad altri enti, ma soprattutto siamo rammaricati per il vulnus istituzionale che il parlamento, con a capo il Partito Democratico, ha prodotto. Avete approvato una legge palesemente anticostituzionale solo perché l’opinione pubblica, montata da una buona parte dei mass media, voleva questo. Siamo certi che la Corte Costituzionale ci darà ragione (anche se in modo ormai tardivo), ma nel frattempo, vista la confusione totale e l’incertezza normativa, siamo chiamati, senza risorse adeguate, a dare continuità ai tutti i servizi erogati ai cittadini, senza più possedere l’autorevolezza di prima. Adesso le chiediamo, Onorevole Donati, di essere coerente con le affermazioni fatte qualche tempo fa relativamente alla sua volontà di presentare un disegno di legge sull’abolizione dei Consorzi di Bonifica. Le chiediamo anche di pronunciarsi riguardo alle affermazioni del Presidente del Consiglio Renzi in merito all’abolizione di fatto delle Camere di Commercio. Per adesso non c’è ombra di una intelligente riforma organica della pubblica amministrazione che tutto il suo partito ha sempre dichiarato di voler perseguire. Tre domande: 1) a che punto è la presentazione del disegno di legge sull’abolizione dei Consorzi di Bonifica? Come e da chi saranno recuperate le spese per le recenti elezioni?2) È d’accordo con l’abolizione o il superamento delle Camere di Commercio? Se sì, presenterà una legge anche per questo? 3) Secondo lei quale è l’ente che ha la competenza sull’edilizia scolastica delle scuole d’infanzia e primarie, visto che la legge che avete appena approvato non è poi così precisa? Restiamo in attesa di una sua risposta”.

Un gruppo di dipendenti della Provincia di Arezzo