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Lezione tecnica associativa di alto profilo con Alfredo Trentalange

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Lezione tecnica associativa di alto profilo con Alfredo Trentalange

L’auditorium di “Arbitro Club” sede della Sezione di Arezzo dell’Associazione Italiana Arbitri, ancora una volta si trasforma in aula magna dell’arbitraggio, cioè luogo di elevata crescita formativa. L’opportunità, si è resa possibile lo scorso 13 marzo, vigilia della presenza ad Arezzo dei vertici dell’AIA per i lavori sia del Comitato Centrale che del Consiglio Centrale; infatti, grazie a questi lavori si è avuta anche la presenza del Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, nonché Componente della Commissione Arbitrale FIFA che ha tenuto la lezione tecnica associativa di alto profilo – e non poteva essere altrimenti. Trentalange già grandissimo arbitro internazionale, oggi da dirigente si sta facendo apprezzare ancora di più per le sue doti umane e professionali, per cui volendo riportare il suo palmares significherebbe utilizzare due intere pagine.
Dopo il saluto di benvenuto ad Alfredo Trentalange, a Marcello Marcato(Coordinatore Settore Tecnico) e a Stefano Papi(Componente Comitato Regionale Arbitri Toscana)in rappresentanza di Matteo Simone Trefoloni, assente per impegni istituzionali, e agli altri intervenuti da parte del Presidente sezionale Giancarlo Chiappini, che ha voluto ribadire per l’ennesima volta l’importanza che la Sezione di Arezzo ricopre all’interno dell’AIA, la parola è passata al magnifico relatore della serata.
L’intervento di Alfredo ha saputo catalizzare l’attenzione della concentrata e gremita platea per circa due ore. E’ doveroso riportare qui alcune citazioni salienti della sua “lectio magistralis”: a)“La vera motivazione dell’iniziare a fare l’arbitro sta nell’avere un senso altissimo di giustizia e grazie alla figura arbitrale si raggiunge la pace e si può giocare a calcio”; b)”L’arbitro del futuro deve imparare ad aprire canali di comunicazione,attraverso la competenza e la fiducia”; c)“L’arbitro del futuro è un ricercatore e non un presuntuoso: si cresce per didattica ma soprattutto per confronto con un discorso didascalico”; d)“Gli uomini difficilmente apprendono ciò che già credono di sapere:solo gli imbecilli non cambiano mai idea”; e)”L’arbitro media i conflitti”; f)”E’ importante applicare l’esercizio di metodo: tesi – antitesi = sintesi”. La sua disamina a 360 gradi ha arricchito notevolmente il bagaglio tecnico dei presenti. A seguire l’esclusiva proiezione di alcuni falli di gioco, dove il coinvolgimento dei presenti è stato totale ma soprattutto la elevata competenza di Alfredo ha contribuito a determinare la linea univoca nel sanzionarli.
Non ha mancato di soffermarsi sulla limpida e corretta gestione dell’AIA, affermando che: “La nostra Associazione è unica, noi siamo unici e l’AIA è la più autonoma nel mondo” e inoltre: ”Non mi sono mai pentito di essere dalla parte di Marcello Nicchi”.
La serata si è conclusa con un grandissimo applauso ad un Collega eccezionale sia per valenza umana che tecnica. Sicuramente una “lectio magistralis” che resterà sia nel cuore dei presenti che negli annali di Arbitro Club, a futura memoria. Grazie Alfredo!