Washington, 29 giu. (Adnkronos) – Si è dichiarato non colpevole dell’accusa di complotto per fornire assistenza materiale al terrorismo Ahmed Abu Khattala, il presunto organizzatore dell’attentato contro il consolato americano a Bengasi l’11 settembre del 2012 in cui era rimasto ucciso l’ambasciatore a Tripoli Chris Stevens e altri tre funzionari americani.
Khattala, fondatore del gruppo islamista Ansar al-Sharia, è comparso nel primo pomeriggio di ieri, senza manette e assistito da un avvocato d’ufficio, di fronte al tribunale federale del distretto di Columbia a Washington. Khattala era arrivato a Washington in mattinata, a bordo di un elicottero che lo aveva prelevato dall’unità della marina militare USS New York su cui aveva attraversato l’Atlantico (e su cui è stato interrogato come hanno confermato fonti militari al Washington Post) dopo la sua cattura in Libia in un’operazione delle forze speciali americane.
L’udienza è durata solo dieci minuti: giovedì era stata formalizzata l’accusa nei suoi confronti, una sola per non rivelare elementi dell’inchiesta ancora in corso, sufficiente comunque per una condanna all’ergastolo. In seguito, Khattala è stato portato all’Alexandria Detention Center in Virginia, dove sono detenuti altri presunti terroristi. “Ora che Ahmed Abu Khattala si trova negli Stati Uniti dovrà affrontare l’intero carico del sistema giudiziario americano. Dimostreremo, oltre ogni ragionevole dubbio, il presunto ruolo dell’imputato nell’attatto che ha provocato la morte di quattro americani coraggiosi a Bengasi “, ha dichiarato l’Attorney General Eric Holder. Khattala è stato informato del suo diritto a non rispondere solo alcuni giorni fa, come previsto dall’eccezione ai diritti costituzionali prevista “per ragioni di sicurezza pubblica”.