Home Nazionale Libri: lo scrittore e lo spettacolo in ‘Kafka e il digiunatore’ di Precht

Libri: lo scrittore e lo spettacolo in ‘Kafka e il digiunatore’ di Precht

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– Roma, 9 giu. (Adnkronkos) – Nel giugno del 1924 Kafka si sta spegnendo in un sanatorio, assistito da un amico fidato e dalla compagna Dora. Due anni prima, in un racconto dal valore testamentario di cui sta correggendo le bozze per la pubblicazione, aveva messo in scena un altro decesso per inedia, quello di una figura del tutto straordinaria ed estranea a ogni convenzione: il digiunatore. Di questo scrive Raoul Precht in ‘Kafka e il digiunatore’, in uscita a fine mese per Nutrimenti.
Kafka e il digiunatore, dunque, oppure, con la quasi impercettibile aggiunta d’un accento, Kafka è il digiunatore? Cosa lo spinge ad avvicinarsi a una figura curiosa qual è quella del digiunatore di professione, che si esibiva nelle fiere e nei circhi accanto a uomini-scheletro, donne cannone e altre improbabili attrazioni cimentandosi in una scommessa contro il tempo e i limiti di resistenza del suo stesso fisico? Perché tra lo scrittore ormai morente e il depositario di una tradizione in declino scatta una dolente identificazione? Sono le domande alle quali Precht tenta di dare una risposta, presentando in una nuova traduzione il racconto che Kafka dedicò alla figura del digiunatore e inquadrandolo, attraverso un ritratto narrativo e un saggio critico, nella passione che egli nutriva per il mondo dello spettacolo.
I protagonisti sono quindi non solo Kafka, i digiunatori e i loro impresari, ma anche gli spettatori, con tutte le oscillazioni nei gusti che condanneranno questa forma di spettacolo, un tempo in auge, a una progressiva sparizione. Precht è nato a Roma nel 1960 e vive a Lussemburgo; in qualità di traduttore, ha curato opere di Quevedo, Schiller, García Lorca e Handke; tra le sue ultime pubblicazioni, i romanzi ‘Senza tracce, muto, come affonda una nave’ (2008) e ‘Il salto’ (2012).