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LITIO live @ Il Toscanaccio

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LITIO live @ Il Toscanaccio
Litio

Arriva ad Arezzo il nuovo tour dei Litio, precisamente Venerdì 7 Novembre al Toscanaccio. L’album “Con la semplicità” è il secondo dei piemontesi Litio, uscito il 2 settembre 2014 e ben accolto dalla critica, il disco segue l’esordio (Flo)reale del 2012.

Nove canzoni fresche e genuine che uniscono cantautorato, pop, reggae e punk, su testi che con leggerezza ed ironia riescono a giungere in profondità.

Quanto è difficile, complicata, inafferrabile la semplicità. I rapporti tra le persone, i sentimenti, la vita quotidiana con I suoi successi e fallimenti, sbalzi d’umore, paure, incertezze ed ambizioni. L’amore e l’odio verso una terra di provincia che, per fortuna o purtroppo, è casa, e che spesso non si sente propria anche se, in fondo, la si percorre, la si vive e la si osserva sempre con un briciolo di tenerezza, come per genitori che non si capiscono o non capiscono. Questa è l’essenza di “Con la semplicità” (Vollmer/Audioglobe), la seconda fatica discografica dei Litio, in uscita a settembre 2014. Un disco che getta uno sguardo acuto e originale oltre l’apparente banalità della vita quotidiana, un tentativo di decostruire la grazia della vita attraverso la grazia della creazione artistica. Nove canzoni fresche e genuine, nate dalla penna del cantante e chitarrista Stefano Seghesio, in cui l’immediatezza, l’impatto sonoro e le linee melodiche si intrecciano creando un quadro minimale, variegato e diretto. Due chitarre, un basso, una batteria e un tamburello suonano nella medesima stanza situata fra la strada provinciale e il bosco, amalgamando il cantautorato, il pop, il reggae, e il punk, ovvero tutto ciò che affascina i Litio.

“Con la semplicità” è stato registrato e mixato da Francesco Groppo con lo studio mobile Wherever Recording Studio presso l’agriturismo La Botalla (Scagnello -CN), ed è stato prodotto dallo stesso Francesco Groppo insieme ai Litio. La copertina e l’artwork sono a cura di Nicla Ghibaudo e Lorenzo Mò: l’aspetto visivo unisce la tradizione religiosa messicana con il “pop” occidentale, dando vita ad un gioco di rimandi che ha come elemento centrale i testi delle canzoni.

“Abbiamo iniziato a registrare dischi casalinghi probabilmente prima di imparare a suonare, adesso continuiamo a suonare e fare dischi probabilmente senza aver imparato nessuna delle due cose, siccome non riusciamo mai a pronosticare il risultato di queste azioni – racconta Stefano Seghesio, voce e chitarra della band -. Ciò che è sicuro è che ci viene natural farlo, il che a quanto pare permette la buona riuscita di entrambe le cose. Questa naturalezza crediamo si traduca in un risultato fresco, che non deve avvalersi della forza di caratteri preconfezionati perché è forte della convinzione intrinseca alla spontaneità. Nel comporre e registrare questo nuovo lavoro siamo stati più consapevoli di questi aspetti rispetto al passato e credo che questo abbia reso l’intero lavoro più solido e compatto”