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M5S: da Vaffa-Day a Circo Massimo, conto alla rovescia per Grillo sul palco/Adnkronos

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Roma, 5 ott. (Adnkronos) – Conto alla rovescia per il ritorno di Beppe Grillo sul palco. Il M5S torna in piazza per il mega evento al Circo Massimo del 10, 11, 12 ottobre. Italia5Stelle, il nome della kermesse grillina, che per la prima volta non prende il nome di V-day ma promette di far comunque levare diversi ‘vaffa’ dall’antico Circo romano, lo spazio più ampio e capiente di Roma. Grillo punta in alto, l”illuminazione’ arriva nel giorno del concerto dei Rolling Stones nella Capitale. Il leader del M5S arriva da Genova per godersi l’imperdibile concerto di Mick Jagger & Co. e lì, in tribuna vip, gli salta il ‘grillo’ in testa di una ‘Woodstock’ 5 Stelle al Circo Massimo.
Gianroberto Casaleggio è d’accordo: la location è perfetta, è quella giusta. Massimo riserbo, la fedelissima Roberta Lombardi lavora all’organizzazione dell’evento e avvia i contatti col Comune di Roma, “tutti in salita” a detta della grillina. Dopo settimane di polemiche tra Grillo -che sul suo blog annunciava l’organizzazione della manifestazione “con o senza il permesso del Comune”- e il Campidoglio, alla fine il nulla osta dell’amministrazione capitolina arriva il 14 settembre, dopo il tavolo tecnico con il ministero dei Beni culturali.
Polemiche solo in stand-by, riattivate nei giorni scorsi per l’attacco dei grillini al sindaco Marino, sotto accusa per la mancanza di acqua e luce al Circo Massimo. Nonché per l’esosa richiesta di una copertura assicurativa di 2,5 milioni di euro per eventuali danni. La storia del Movimento 5 Stelle muove i passi proprio dalla piazza, con quella che passerà alla storia come la svolta del V-Day.
(Adnkronos) – Il 14 giugno 2007 Beppe Grillo lancia l’idea del Vaffanc… Day o V-Day, una giornata di mobilitazione pubblica per la raccolta delle firme necessarie a presentare una legge di iniziativa popolare che mirasse a introdurre le preferenze nella legge elettorale vigente, il Porcellum, e impedisse la possibilità di candidare in Parlamento i condannati penali o chi avesse già alle spalle due legislature.
La scelta del nome dell’evento, V-Day appunto, è legata ad un triplice riferimento: il primo al D-Day dello sbarco in Normandia degli Alleati durante la seconda guerra mondiale, così come i cittadini italiani vorrebbero sbarcare nella vita civile italiana dalla cattiva politica; il secondo al film ‘V per Vendetta’ (del cui simbolo è presente un richiamo anche nel logo del Movimento) ai cui principi di rinnovamento politico si rifa spesso il movimento; il terzo all’interiezione ‘Vaffa…’ rivolta alla mala-politica stessa.
Il V-Day, che proseguiva l’iniziativa Parlamento pulito promossa da Beppe Grillo sin dal 2006, si tenne in numerose piazze italiane il successivo 8 settembre, data scelta per evocare lo sbandamento in cui versava lo Stato, come in occasione dell’8 settembre 1943. Furono raccolte 336.000 firme, di gran lunga eccedenti le 50.000 necessarie per una legge di iniziativa popolare. Grillo è sul palco di Bologna, arriva attorno alle 16.30 sospinto dalla folla. Si dà un’occhiata intorno e dice: “Questa è una nuova Woodstock”, ed effettivamente è un trionfo. E’ in quell’occasione che nasce il termine ‘grillismo, coniato dal giornalista Michele Serra. Il secondo Vday si tenne a Torino il 25 aprile del 2008 per ‘un’informazione libera, senza finanziamenti pubblici e senza l’ingerenza dei partiti’. Vennero raccolte 1.400.000 firme per tre referendum sull’editoria.
(Adnkronos) – Il terzo V-Day si tiene a Genova il primo dicembre 2013. I tempi sono cambiati: Grillo torna sul palco affiancato dai suoi parlamentari. Dal seme del primo V-Day è nato il M5S, un inaspettato boom alle politiche che consegna ben 163 eletti tra Camera e Senato. Il ‘vaffa’ di Grillo entra nel Palazzo: niente accordi con i ‘soliti noti’, il M5S non si allea e non vota fiducie. Il terzo V-Day serve proprio a questo, a ricordare a chi critica il Movimento che i 5 Stelle non scendono a compromessi.
Il terzo V-Day, non a caso, si chiama ‘Oltre’. “Non abbiamo scelta – scriveva Grillo sul blog lanciando l’evento – Dobbiamo andare oltre. Andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l’Italia negli ultimi vent’anni. Non si salva nessuno, politici, grandi industriali, giornalisti, burocrati, banchieri. Queste persone hanno fatto fallire il Paese e ancora si presentano all’opinione pubblica facendo passerella. Bisogna andare oltre”.
A distanza di 10 mesi, arriva #Italia5Stelle. Stavolta la ‘Woodstock grillina’ durerà tre giorni, Grillo e Casaleggio assicurano la loro presenza dall’inizio alla fine dell’evento. Ci saranno 199 gazebo predisposti a forma di Stivale, qui gli eletti sul territorio racconteranno il loro lavoro, quel che fanno ogni giorno sul campo. Ci sarà un’area per i parlamentari italiani e uno spazio ad hoc per gli europarlamentari. Punti ristoro con cibo rigorosamente biologico, uno spazio per i bambini e un’area dedicata alle tecnologie tanto amate da Grillo. La raccolta fondi arranca, ma i grillini assicurano che sarà un grande evento. Per Federico Pizzarotti, il sindaco ‘ribelle’ di Parma, sarà “un’occasione per fare da collante rispetto allo scollamento tra base e territorio, per ricompattare le fila” evitando “passarelle”. Parole, le sue, che non sono piaciute affatto ai vertici del M5S. Il Circo Massimo potrebbe essere l’occasione per un chiarimento. O forse per lo strappo definitivo.