Roma, 3 dic. (AdnKronos) – “E’ stato presentato, ad opera dei soliti noti, un documento di sfiducia messo all’odg sul sito del gruppo nella notte del 1 dicembre, poco prima che spirasse l’ultimo momento utile per la presentazione di argomenti di discussione; un documento votato ieri notte senza coinvolgere in alcun modo i diretti interessati né, tantomeno, gli altri portavoce del territorio: un mirabile esempio di giustizia sommaria”. Così il senatore M5S, Francesco Molinari, commenta la sfiducia del meetup di Cosenza contro di lui e il collega alla Camera Sebastiano Barbanti.
Molinari, in una nota, muove accuse contro il senatore Nicola Morra, a suo dire a capo dell’operazione di sfiducia. “Forse – attacca Molinari – quello che ha dato più fastidio al senatore Morra è stato il mio pubblico richiamo alla responsabilità della sua – e della sua segreteria politica – gestione familiare ed amicale della recente campagna elettorale regionale, quella che ha portato al rovinoso risultato del Movimento calabrese”. “Nessuno conti sulla mia inerzia nel tollerare e nello stare zitto di fronte a cio’!”, conclude il comunicato di Francesco Molinari. “E’ morto il Meetup Cosenza, evviva il Movimento 5 Stelle!”.
Poco dopo, in un tweet, Molinari rilancia: “Io e il collega Barbanti da sempre impegnati nel territorio. Da parte nostra solo critiche costruttive. Le accuse del senatore Morra e dei suoi seguaci sono ridicole e in malafede”.