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Maestri sci, sulla neve la crisi si sente nonostante periodo settimane bianche

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Roma, 29 gen. (Labitalia) – "La crisi si sente sulla neve nonostante sia già cominciato il periodo delle settimane bianche". Lo dice a Labitalia Luciano Magnani, presidente del Collegio nazionale dei maestri di sci. "Certo – ammette – per le feste di Natale è andata molto bene. La categoria non si può lamentare, ma ora le cose stanno peggiorando. Non riusciamo a capire se dipende dalle condizioni meteorologiche oppure dal portafoglio"."Le previsioni on line – fa notare Magnani- influiscono non poco sulle prenotazioni. Sono sempre di più, infatti, gli italiani che prima di decidere di partire consultano un sito meteo. Non sempre ci prendono e così si rischia di danneggiare seriamente il settore inutilmente con un vistoso calo delle prenotazioni"."Un altro dato da non sottovalutare – continua – è la mancanza delle famiglie. In questo caso, però, lo imputiamo sicuramente alla crisi. Non tutti possono permettersi una settimana intera. Agli italiani però piace la montagna e mettono gli sci non solo nelle settimane bianche, ma anche per periodi più brevi. Sono molti, infatti, ad approfittare delle stazioni sciistiche che si trovano alle porte delle città, evitando così di viaggiare molto e di pagare l'autostrada. Molti, inoltre, preferiscono fermarsi 'più in basso' piuttosto che arrivare a raggiungere le stazioni alpine". Il costo di una lezione di sci varia a seconda della località sciistica dove ci si trova. Si va da un minimo di 30 euro a un massimo di 50 euro. "In Italia – ricorda il presidente del Collegio nazionale dei maestri di sci – ci sono 375 scuole di sci. Non c'è dubbio, infatti, che l'insegnamento è anche la migliore pubblicità per le nostre piste di sci. Tante scuole, con un insegnamento di qualità e veloce, portano tantissimi sciatori nelle località del Belpaese e diffondono all'estero l'immagine dello sci azzurro"."Il Collegio nazionale dei maestri di sci – fa notare il presidente – sta cercando sempre più di promuovere un'immagine del maestro a 360 gradi: non solo bravo sciatore ed esperto nell'insegnare, ma anche un po' psicologo, in grado di comprendere le esigenze del cliente, di comunicare in più lingue e di insegnare a curvare a tutti e non solo all'aspirante campione".