Home Nazionale Mafia: pg Scarpinato, pericolo non nasce da boss ma da ‘menti raffinate’

Mafia: pg Scarpinato, pericolo non nasce da boss ma da ‘menti raffinate’

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Palermo, 7 ott. – (Adnkronos) – “La mafia è stata una parte di quello che Giovanni Falcone chiamava ‘il gioco grande del potere'”. Così il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato a una delegazione di ‘Scorta civica’ e ad alcuni studenti delle scuole superiori che sono andati a trovarlo, a Palazzo di Giustizia, per esprimergli la solidarietà dopo le minacce ricevute nei giorni scorsi. “Nell’89, dopo il fallito attentato all’Addaura -ha spiegato Scarpinato- Falcone si rende conto che per lui il vero pericolo non nasce dalla mafia di Riina e Provenzano ma dagli apparati che lui stesso definisce ‘menti raffinatissime’, apparati che hanno interessi convergenti con la mafia. A quel punto capisce che Cosa nostra fa parte di un gioco piu’ grande: il gioco del potere. Che è anche crudele, cruento e fatto di stragi”.
Poi, il magistrato ha spiegato ai rappresentanti di ‘Scorta civica’: “Abbiamo dato filo da torcere a Cosa nostra e noi siamo sempre piu forti come Stato. Tutti gli apparati di sicurezza stanno facendo il massimo nei miei confronti”. Ma sottolinea anche che “la mafia si sta riprendendo, sta cavalcando le logiche del nuovo mondo, ha capito che c’è una domanda a livello mondiale ed è proiettata verso un mercato internazionale, sta cambiando ancora una volta pelle. Siamo di fronte a una mafia degli affari, proiettata nel futuro”.
Quando i giovani gli chiedono cosa fare per contrastare la mafia ‘del futuro’, Scarpinato replica: “Dovete studiare soprattutto il modo in cui ‘funziona’ il potere proprio perché il potere impedisce alle persone di comprendere il suo funzionamento. Ecco perché bisogna studiare la realtà, liberandosi da quei pregiudizi culturali che vi riempiono la testa di tante piste sbagliate”.