Home Attualità Magia di Messi e Argentina agli ottavi, Iran beffato nel finale

Magia di Messi e Argentina agli ottavi, Iran beffato nel finale

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(AdnKronos) – Leo Messi tira fuori dal cilindro un colpo da tre punti e porta l’Argentina agli ottavi di finale dei Mondiali. La nazionale ‘albiceleste’ supera l’Iran 1-0 a Belo Horizonte, centra la seconda vittoria nel girone e stacca in anticipo il pass per la fase a eliminazione diretta. La squadra di Sabella fatica e si impone solo nel recupero grazie al sinistro magico della ‘pulce’, fino a quel momento in ombra. Un numero che fa scattare in piedi anche Diego Armando Maradona, oggi in tribuna per assistere all’incontro.
Dopo la correzione a partita in corso contro la Bosnia, stavolta Sabella schiera dall’inizio la difesa a quattro e si affida al tridente stellare formato da Messi, Aguero e Higuain. Ma nel primo tempo la ‘Seleccion’ non riesce a sbloccarsi, nonostante qualche ottima chance. Sono proprio Gago e Higuain, i due esclusi dalla formazione iniziale nel match d’esordio, a confezionare la prima occasione alle soglie del quarto d’ora: il centrocampista del Boca serve in profondità il bomber del Napoli che va subito al tiro, ma Haghighi chiude bene lo specchio sulla conclusione ravvicinata.
Col passare dei minuti la pressione dell’Argentina sulla difesa iraniana aumenta. Difficile però sfondare il fortino eretto tra centrocampo e difesa da Queiroz, anche per colpa di qualche imprecisione di troppo. Il risultato non si sblocca nemmeno al 23’ quando, sulla sponda di Higuain, Aguero va al tiro da ottima posizione trovando la pronta risposta del portiere. Al 24’ sale anche Rojo a colpire di testa su un calcio d’angolo battuto da Messi, ma la sua conclusione non trova per pochissimo lo specchio.
L’Iran soffre ma supera indenne la prima mezz’ora e si salva senza particolari patemi anche sulla punizione dal limite conquistata e calciata da Messi al 33’: palla alta. Queiroz sembra aver trovato l’antidoto per annullare la ‘pulce’, che nel primo tempo si limita a rare pennellate su punizione. Come al 36’, quando pesca Garay ma l’incornata del difensore non trova lo specchio. E al 42’ è l’Argentina a rischiare sul colpo di testa fuori di poco di Hosseini su corner. Il copione non cambia in avvio di ripresa: l’Argentina attacca ma il gol resta un miraggio.
Zabaleta (50’) manda alle stelle di sinistro, Aguero (52’) fa un movimento perfetto in area ma ‘liscia’ di testa, Messi (60’) cambia marcia con una percussione centrale ma il suo sinistro è a fil di palo. L’Iran fa ancora paura al 53’, su contropiede, con la zuccata di Ghoochanneijhad respinta da Romero e soprattutto al 67’ con la conclusione in tuffo di Dejagah che costringe il portiere a un mezzo miracolo. Messi (74’) aggiusta la mira su punizione ma trova solo l’esterno della rete.
Nel finale Sabella getta nella mischia Lavezzi e Palacio al posto di Aguero e Higuain, ma dopo l’ennesima parata di Haghighi su un colpo di testa ravvicinato dell’interista è l’Iran a sfiorare il gol in contropiede: Ghoochanneijhad va al tiro, Romero respinge ed evita guai peggiori all’Argentina. Sembra finita così, ma quando scatta il recupero si accende il vero Messi e per l’Iran sono guai: il n.10 prende palla sulla trequarti, si accentra e con uno splendido sinistro a giro infila Haghighi. E l’Argentina può festeggiare.