Home Cronaca Marcello Caremani: “Otello Lorentini, bandiera di sport e civiltà”

Marcello Caremani: “Otello Lorentini, bandiera di sport e civiltà”

0

Il calcio ha perduto una bandiera. Quel calcio, ovviamente, fatto di amore per lo sport, sana passione agonistica, strumento di aggregazione e di benessere fisico.

Otello Lorentini era una bandiera di questo calcio. Lo è stato per 30 anni. Mosso da un immenso dolore  e cioè  dalla perdita di Roberto, suo unico figlio, allo stadio dell’Heysel, è stato capace di trasformare questo dolore in impegno civile.

In primo luogo per ottenere giustizia: fu tra i promotori e il primo Presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime  e nel 1990 ottenne  la condanna dell’Uefa per come era stata gestita la tragica vicenda della partita Liverpool – Juventus.

Dal 1985 fino ai suoi ultimi momenti di vita, si è impegnato contro la violenza negli stadi e nello sport. Lo ha fatto in silenzio e umiltà ma con grande coraggio e determinazione. Ed è stato l’espressione più genuina di ciò che dovrebbe essere il calcio: per chi scende in campo e per chi rimane sugli spalti.

Nessuno potrà dimenticare cosa fece suo figlio Roberto che si sacrificò nel tentativo di salvare un bambino ferito. E noi non potremo dimenticare nemmeno suo padre che ci ha dato una grande lezione. Oggi più valida che mai, quando gli stadi e le strade intorno ad esse diventano luogo di guerriglia e simboli di odio.

Il mio ricordo va quindi a Roberto che è stato mio amico e collaboratore prezioso e oggi a suo padre Otello con il quale ho condiviso non solo ricordi ma anche profonda amicizia e affetto.

Insieme al Sindaco Fanfani, all’Amministrazione comunale e all’intera città siamo vicini alla famiglia alla quale esprimiamo le più profonde condoglianze. In particolare ai nipoti Stefano e Andrea e alla nuora Arianna che è stata al suo fianco fino alla fine.