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Martedì 9 dicembre la conferenza di Gian Franco Di Pietro

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Con la conferenza di Gian Franco Di Pietro sulla Valtiberina e le alti valli della Marecchia e del Foglia in programma martedì 9 dicembre, alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, si conclude il ciclo di conferenze “La formazione del paesaggio nei territori dell’Aretino: quadri storico-ambientali”. Dopo una ‘lezione’ su fonti, metodi e acquisizioni della Geografia storica introduttiva all’argomento, nei mesi scorsi si sono passate in rassegna tutte le vallate aretine e l’area del capoluogo, grazie alle conferenze di Leonardo Rombai, Luisa Rossi, Anna Guarducci e Camillo Berti.

Gli incontri sono stati organizzati dalla Società storica aretina, in collaborazione con il Comune di Arezzo e con il patrocinio del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo. Hanno inoltre dato la loro adesione: l’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi, l’Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere di Sansepolcro, la Biblioteca Rilli-Vettori di Poppi, il Comune di Foiano della Chiana e il Foto Club “La Chimera” di Arezzo.

Argomento della conferenza conclusiva sarà la Valtiberina aretina, con le porzioni toscane delle alte valli transappeniniche del Marecchia e del Foglia, interpretata sotto il profilo della storia dell’organizzazione territoriale e dei valori paesistici e culturali. Estrema propaggine orientale della Toscana, incuneata tra Umbria, Marche e Romagna, per secoli terra di passaggio e di confine con lo Stato Pontificio, questa regione geografica è incentrata sul corso del Tevere ed è racchiusa, rispettivamente a est e a ovest, dall’Alpe della Luna e dall’Alpe di Catenaia. Se complessivamente la valle ha sempre svolto una funzione determinante nelle comunicazioni, sia nord-sud lungo l’asse del Tevere, sia verso le valli e i porti dell’Adriatico, il quadro territoriale comprende varie tipologie di insediamenti (città, castelli, torri, villaggi aperti, ville di campagna, case coloniche, mulini) e un articolato insieme di paesaggi storici. Paesaggi che vanno dai sistemi agrari appoderati del fondovalle e della bassa collina a quelli agro-silvo-pastorali delle aree medioalto-collinari e montane, incentrati sullo sfruttamento delle risorse del bosco, oltre che del castagno da frutto, e del pascolo e dell’allevamento.

Gian Franco Di Pietro (1935), di origini romagnole, ma toscano di adozione, è stato a lungo docente (ordinario dal 1980) di Progettazione urbanistica presso la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Ha svolto attività di ricerca in ambito universitario, cercando di promuovere soprattutto l’unità di architettura e urbanistica e la tutela dei valori esistenti, anche come professionista, sia urbanista che architetto. Nell’ambito della sua attività, professionale e accademica, incentrata soprattutto sulla storia dell’architettura e dell’urbanistica in Toscana e sulla pianificazione urbanistica e territoriale, con particolare attenzione ai valori culturali del passato sedimentati nel territorio, ha rivolto particolare attenzione al territorio aretino, al quale ha dedicato alcune notevoli pubblicazioni e alcuni importanti lavori.

Come di consueto, anche l’ultimo incontro sarà ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.