Home Nazionale Medicina: esperto, ancora presto per pillola anticalvizie, studi all’inizio

Medicina: esperto, ancora presto per pillola anticalvizie, studi all’inizio

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Milano, 30 set. (AdnKronos Salute) – Da quando è rimbalzata sui media la notizia di uno studio pilota su una pillola per l’alopecia autoimmune, condotto su tre pazienti con risultati positivi e pubblicato su ‘Nature Medicine’, “mi hanno già cercato decine di pazienti per chiedermi la prescrizione di questo farmaco, ma al momento è troppo aggressivo e pericoloso per curare l’alopecia areata”. A mettere in guardia sui tempi non ancora maturi è il dermatologo Fabio Rinaldi, presidente dell’International Hair Research Foundation e docente alla Sorbona di Parigi.
La ricerca su questo farmaco, usato per curare una malattia del sangue, è ancora all’inizio per quanto riguarda l’alopecia, puntualizza l’esperto in una nota. “Presenta infatti rischi di effetti collaterali per il fegato e i reni, può provocare un abbassamento delle piastrine e dare problemi al midollo per la produzione dei globuli rossi e bianchi. Man mano che si conoscerà questo farmaco, si scopriranno i protocolli e i dosaggi giusti. Magari in futuro sarà l’arma terapeutica giusta, ma al momento la sperimentazione, condotta su 3 soli pazienti, non è assolutamente sufficiente per dichiarare il successo della pillola – obietta – Inoltre i loro capelli sono ricresciuti in 4-5 mesi di terapia, e in questo lasso di tempo potevano guarire anche da soli, quindi non vuol dire niente”.
L’altro nodo riguardo a “farmaci così importanti è che, siccome l’alopecia areata continua a riformarsi, ci sono recidive più o meno continue, anche ravvicinate, e spesso non conviene fare terapie così aggressive. Il rischio infatti è che dopo 4 mesi si ripresenti lo stesso problema. Quindi attenzione alla notizia – conclude Rinaldi – un farmaco del genere non si prescrive a cuor leggero”.