Home Nazionale Mose: nuova memoria Galan, mi e’ stato negato diritto a difendermi

Mose: nuova memoria Galan, mi e’ stato negato diritto a difendermi

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Roma, 9 lug. – (Adnkronos) – “Mi si è voluto negare il diritto di interloquire con l’autorità giudiziaria e di difendermi essendomi stata preclusa la possibilità di conoscere, secondo la tempistica prevista dal codice di rito, le accuse elevate a mio carico”. Un dato che “credo confermi ulteriormente il fumus persecutionis manifestatosi nei miei confronti”. Lo scrive Giancarlo Galan in un’ulteriore memoria depositata alla Giunta per le autorizzazioni della Camera in procinto di riunirsi oggi e che domani sarà chiamata a pronunciarsi con un voto sulla richiesta di arresto dell’ex governatore, prima che la parola passi all’aula.
Galan sottolinea come la sua difesa abbia “finalmente” ottenuto la copia del provvedimento di iscrizione nel registro degli indagati, da cui risulta “che il sottoscritto è stato iscritto il 7 aprile 2013, quindi abbondantemente dopo i primi interrogatori resi dalla Minutillo (e ciò configurerebbe già una prima violazione dell’art. 335 c.p.p.)”. Inoltre, sottolinea, “risulta non rispettato il termine dei sei mesi previsto dalla legge per svolgere le indagini, attività investigativa che difatti è proseguita (e continua sino a oggi, anche in relazione al sottoscritto) senza il necessario provvedimento di proroga del Giudice ex art. 406 c.p.p.” e, ricorda Galan, “gli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine di cui sopra (non proceduti dal provevdimento di proroga del gip) non possono essere utilizzati”.
Galan poi osserva: “Non vi è chi non veda, da ultimo, come si continui a indagare sul mio conto interrogando altri soggetti, ma si nega all’incolpato la possibilità di spiegare e di difendersi”. L’ex governatore in particolare fa riferimento all””escussione testimoniale dell’architetto Zanaica”, da lui appresa, spiega, “esclusivamente dall’articolo di stampa allegato” visto che i pm “non hanno depositato in atti alcun verbale (né è stato notificato alcunché ai miei difensori)”.(segue)