Home Nazionale Musei: primo conto economico di Brera, costa 8,6 milioni (2)

Musei: primo conto economico di Brera, costa 8,6 milioni (2)

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– L’altra difficoltà che la soprintendente evidenzia è la burocrazia macchinosa: Brera, per esempio, non può avere la gestione diretta di un suo conto corrente e i tempi e i vincoli delle autorizzazione per ogni tipo di accordo sono incompatibili con le normali prassi contrattuali. “L’iter interno per le mostre è di una lentezza impressionante – spiega Bandera – e spesso ci ha obbligato a spostare di una stagione le esposizioni già organizzate”.
Queste difficoltà verranno in gran parte superate con la riforma Franceschini che darà autonomia gestionale a istituzioni come Brera. “L’autonomia economica, però, – precisa Bandera – non basta. C’è bisogno di un museo attrezzato che riesca a essere autonomo nelle operazioni di comunicazione, spostamento delle opere e progettazione. Basti pensare che 4 ore di lavoro di una ditta esterna per lo spostamento delle opere costano 4mila euro più iva”.
La trasparenza è una strategia che paga a tutti i livelli. Federico Sassoli de Bianchi di Civicum, l’associazione di cittadini per la trasparenza dello Stato che si è impegnata nel progetto di realizzazione del conto economico di Brera, parla di un progetto pilota che vuole svilupparsi. “In novembre – dice – presenteremo anche i conti di un tribunale”. Il lavoro svolto sul rendiconto gestionale per la Pinacoteca di Brera è un modello replicabile su altre realtà simili. Per questo motivo, Civicum oggi ha voluto ufficialmente consegnare nelle mani di Gianni Bonazzi, delegato del ministero dei Beni culturali, le metodologie e i risultati dello studio affinché il modello possa essere replicato.