Home Nazionale Napolitano e consorte ai Dioscuri al Quirinale per la mostra antologica di Cinzia Cotellessa

Napolitano e consorte ai Dioscuri al Quirinale per la mostra antologica di Cinzia Cotellessa

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Roma, 5 ott. (AdnKronos) – Ieri sera il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e la moglie Clio sono intervenuti, al Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale, al vernissage della mostra “Mutazioni. Percorsi di vita con l’Arte”, l’antologica dedicata a Cinzia Cotellessa promossa dall’Associazione Brutium: I calabresi nel mondo, visitabile fino al 12 ottobre (dal lunedì al sabato con orario 10.00-13.00 e 14.30-18.00 e ingresso libero).
Nel corso della visita il Capo dello Stato e la signora Clio, prima di prendere parte alla presentazione dell’esposizione, si sono soffermati davanti ai pezzi per apprezzarne tecniche e soggetti; al termine della serata, dopo il brindisi inaugurale, l’artista ha donato loro un pezzo, uno splendido puttino.
Tanti i personaggi del mondo della cultura, delle istituzioni e dello spettacolo che si sono dati appuntamento per l’inaugurazione: dal critico d’arte Achille Bonito Oliva alla Contessa Teresa Poli Sandri, da Luigi De Simone a Daniela Jacorossi a Rosanna Lambertucci, giornalista, scrittrice e conduttrice del programma “Più Sani più Belli” per 16 anni in onda su Rai Uno, e ancora Claudio D’Alessio, figlio primogenito del cantante Gigi, il Pr Claudio Nucci, Natalie Caldonazzo, attrice e showgirl italiana, nonché ultima compagna di Massimo Troisi.
Numerosi i relatori che hanno illustrato le diverse tappe artistiche attraverso le quali è passata la pittura della Cotellessa, da Gemma Gesualdi, Presidente del Brutium, a Rosario Sprovieri, Responsabile del Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale, da Marina Piranomonte, Direttore Archeologo Coordinatore della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologi di Roma, al critico e direttore di Ages, Mara Ferloni e al giornalista e conduttore de “Il ruggito del Coniglio” Antonello Dose.
Durante il vernissage c’è stata anche l’esibizione di Giorgia Minnella, etoile presso il Royal Danish Ballet, che a passo di danza ha svelato al pubblico i molteplici significati della “Sedia Antropomorfa”, una sanguigna di dimensioni eccezionali destinata a diventare, secondo un progetto della pittrice, l’opera di questo genere più grande al mondo.
Patrocinata dal Mibact e dal Consiglio Regionale del Lazio, l’esposizione racconta un’artista che ha raggiunto un ruolo di primo piano nell’arte contemporanea italiana e internazionale, ottenendo premi e riconoscimenti significativi da critica e pubblico.
Oltre 150 le opere in mostra: dai “Ribbons”, nastri fluttuanti o aggrovigliati che escono liberi dall’immagine rarefatta di un cielo o di uno sfondo nero e si annodano o si sciolgono ricercando l’immortalità di un cerchio perfetto, alle “Palle rotte”, prodotti minimalisti in tecnica mista e a olio poggiate su di una tela a base quadrata, che, inneggiando alla cracking art; dai ritratti di donne sensuali e carnali realizzati in sanguigna ad “Angeli e Cherubini”.
Intensi gli sguardi dei “Guerrieri della Luce”, trentatré protagonisti dell’arte (da Michelangelo ad Haring passando per Guttuso, De Chirico, Botero, Ricasso, Klimt, Kalho, Lempicka, Cezanne e tanti altri) omaggiati dall’artista. A chiudere l’esposizione, la “Sedia Antropomorfa”, opera dal significato criptico vuol essere la rappresentazione di un desiderio o di semplice proiezione ricostruita attraverso una serie di “scatti” raffiguranti, forse, un uomo e una donna abbracciati e celati da un drappo.