Roma, 26 set. (Adnkronos) – Il caso Bugaro continua ad agitare il Nuovo centrodestra. Il coordinatore regionale delle Marche invitato a dimettersi ieri dai vertici del partito di Angelino Alfano dopo un incontro con Silvio Berlusconi, con tanto di selfie on line, non ci sta a fare la parte del ‘traditore’ e si difende via twitter: ”Dimissionato per aver parlato con Berlusconi! Ne prendo atto, non pensavo si dovesse chiedere permesso per parlare: sbagliavo! Libertà”. Inoltre, riferisce di un sms di sua figlia: ”Papà, ma se mi faccio un selfie con Berlusconi, posso smettere di andare a scuola?”. Nel pomeriggio, l’ex esponente di Ncd va al meeting del Ppe organizzato a Perugia dall’azzurro Antonio Tajani, e si sfoga: ”Sono scioccato da espulsione per selfie con Berlusconi”.
Ad accendere di nuovo il dibattito è l’esponente di Fi, Licia Ronzulli: ”Conosco Bugaro dal 2008, anno in cui abbiamo condiviso la campagna elettorale per le elezioni politiche nella regione Marche; grande passione, costanza, perseveranza e preparazione fanno di lui un grande uomo prima che un ottimo politico. Per il rapporto di amicizia che ci lega da anni – prosegue – ho vissuto da vicino, pur non condividendo, la sua difficile e sofferta decisione di passare al Ncd. E ora, per un semplice incontro con Berlusconi, dove si è parlato di politica, alla luce del sole, senza nulla da nascondere, Bugaro viene cacciato, epurato come nella miglior tradizione dei soviet stalinisti per lesa maestà dei vertici di Ncd?”.
”Ma come? – si chiede ancora Ronzulli – Ncd non era nato contro il padre-padrone Berlusconi?”. Pronta la reazione di Ncd, per bocca di Gaetano Quagliariello su Facebook, che ieri ha chiesto e ottenuto il passo indietro di Bugaro: ”Come ci ha spiegato qualche tempo fa Machiavelli, nelle cose della politica ci vuole anche fortuna. Nessuno può essere sicuro che la propria impresa riesca, ma sta a ciascuno affrontarla con dignità. Fin quando sarò io il coordinatore di Ncd, la nostra non sarà mai una storia ‘contro’ ma certamente sarà una storia ‘altra’. C’è chi ha lanciato il concorso ‘torna a casa Lassie’ (il riferimento è a Berlusconi che avrebbe chiamato ‘operazione Lassie l’opa lanciata sugli alfaniani, ndr). Chi vuole si iscriva pure, ma sapendo che non è compatibile con l’altra storia che stiamo scrivendo”. (segue)