Lagos, 29 mag. (Adnkronos/Dpa) – “Sono determinato a proteggere la nostra democrazia, la nostra unità nazionale e la nostra stabilità politica lanciando una guerra totale contro il terrorismo”. Lo ha detto il presidente nigeriano Goodluck Jonathan nel discorso con cui ha celebrato il 15esimo anniversario della fine della dittatura militare nel paese, con un chiaro riferimento all’offensiva lanciata dai miliziani islamisti di Boko Haram che hanno condotto decine di attacchi ai civili e da 45 giorni tengono in ostaggio oltre 200 studentesse.
“L’unità e la stabilità del nostro paese, la difesa delle vite e delle proprietà non sono negoziabili”, ha aggiunto il presidente, sottolineando di aver “dato istruzioni alle nostre forze di sicurezza di lanciare un’operazione a larga scala per mettere fine all’impunità dei terroristi sul nostro territorio”. Forze di sicurezza che sono autorizzate, ha aggiunto il Jonathan, ad “usare ogni mezzo necessario previsto dalla legge”.
“Vi assicuro che la Nigeria sarà di nuovo al sicuro e questi criminali saranno scacciati via”, ha detto facendo riferimento a influenze di gruppi terroristici internazionali e rivolgendo anche un’offerta ai nigeriani coinvolti per una resa incondizionata. “Per i nostri cittadini che si sono uniti ad al Qaeda ed ai terroristi internazionali, le nostre porte rimangono aperte per il dialogo e la riconciliazione, se rinunciano al terrorismo ed abbracciano la pace” ha affermato, precisando che il governo “esplorerà ogni opzione, compresa la disponibilità ad accettare una rinuncia incondizionata alla violenza da parte degli insorti ed assicurare una loro riabilitazione e reinserimento nella società”.