Home Attualità Nuoto: Barelli, Fin non poteva arrendersi ad attacco ingiusto

Nuoto: Barelli, Fin non poteva arrendersi ad attacco ingiusto

0

Roma, 30 set. – (Adnkronos) – “Noi non ce la siamo cercata e non ci fa piacere questa situazione, non è una bella immagine e nessuno ci fa una bella figura ma non possiamo sdraiarci al suolo e arrenderci nel momento in cui si è convinti e coscienti di stare subendo un attacco ingiusto”. Il presidente della Fin, Paolo Barelli, risponde così al presidente del Coni, Giovanni Malagò, che aveva definito ‘illogica’ la squalifica di 16 mesi inflittagli dalla disciplinare della Fin in qualità di presidente dell’Aniene per dichiarazioni lesive della reputazione del presidente Barelli.
“Tutti sanno da quando questa situazione negativa nei confronti della Fin si trascina -aggiunge il numero uno del nuoto italiano a margine della presentazione dei campionati di pallanuoto al Foro Italico-, questa aria di non accondiscendenza del ruolo della Fin che poi si è manifestata in maniera allarmante con questa denuncia”, alla magistratura ordinaria per un caso di presunta doppia fatturazione.
“Malagò dice che se dopo la squalifica non potrà vedere le gare della Pellegrini andrà a fare jogging con lei? Penso che l’argomento è molto serio e non voglio sottolinearlo con battute, le cose sono chiare. Ieri è stata pubblicata una sentenza così chiunque può entrare nel merito della questione e farsi un’opinione, io non faccio commenti, siamo tutti responsabili di quello che facciamo e delle istituzioni alle quali apparteniamo”, conclude il presidente della Fin.