Palermo, 26 set. (AdnKronos) – A meno di un anno di distanza la Polizia di Stato ha risolto a Palermo il caso di una violenta rapina in appartamento compiuta ai danni di una pensionata. Destinatari di un provvedimento di custodia cautelare in carcere sono tre palermitani, due donne, rispettivamente di 23 e 50 anni ed un uomo di 31 anni. Nel tardo pomeriggio dello scorso 15 dicembre, in un’abitazione di Pallavicino, due malviventi incappucciati, dopo essersi fatti aprire la porta, riuscirono a mettere a segno una rapina, portando via mille euro, un libretto Inps ed alcuni gioielli.
Al momento dell’irruzione in casa insieme alla pensionata, c’era anche una nipote, risparmiata dalla violenza dei malviventi che si accanirono invece sull’anziana donna. La pensionata fu aggredita a calci, pugni e schiaffi ed immobilizzata su un lettino, mentre la nipote fu ‘semplicemente’ afferrata per i capelli.
In sede di denuncia, la nipote dichiarò, inoltre, di essere stata privata del suo cellulare e della scheda, pur non volendo fornire dettagli sul numero di scheda e sul modello del telefonino. Una reticenza, che secondo gli investigatori fu solo la prima di una serie di silenzi e contraddizioni, che hanno permesso agli agenti di scoprire come la nipote non fosse una vittima della rapina, ma carnefice della zia e basista del gruppo. Gli accertamenti sui tabulati telefonici hanno così permesso di incastrarla insieme ai due complici.