Roma, 21 set. (Adnkronos) – Il sacerdote e la religiosa che oggi davanti a Papa Francesco hanno riportato la loro testimonianza dei tempi della persecuzione da parte del regime comunista, “sono sicuro non si vantano di quel che hanno vissuto perché sanno che è stato il Signore a farli andare avanti, ma loro ci dicono qualcosa: che per noi che siamo stati chiamati dal Signore per seguirlo da vicino l’unica consolazione viene da lui, dal Signore”. Lo ha detto Bergoglio nella Cattedrale di San Paolo a Tirana, nell’omelia che ha fatto seguito alla recita dei Vespri.
“Guai se cerchiamo un’altra consolazione. Guai dei preti e dei sacerdoti, dei religiosi, delle suore, delle novizie quando cercano consolazione lontano dal Signore. Io non voglio bastonarvi oggi – ha poi scherzato – io non voglio diventare il boia qui, ma sappiate bene che se voi cercate le consolazioni in altra parte non sarete felici. Questo che hanno fatto oggi questi due – ha detto poi rivolgendosi ai due testimoni – venendo qui, consolandoci. Anche se ci dicono ‘siamo peccatori ma il signore è con noi’, questa è la strada, non scoraggiarci. Torniamo a casa e pensiamo bene:oggi abbiamo toccato i martiri”.