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Partite pregresse, “chiediamo il rimborso a nuove acque”

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Partite pregresse, “chiediamo il rimborso a nuove acque”
Acqua

L’Associazione dei Consumatori Adiconsum e la CISL ritengono tali addebiti illegittimi e vessatori

Arezzo – Nelle bollette recapitate in questi giorni Nuove Acque ha addebitato “partite pregresse” per recuperare l’importo dei rimborsi che il Gestore ha dovuto/deve fare in ottemperanza a quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008.

La Corte Costituzionale con la sentenza suddetta ha deliberato che la tariffa per la depurazione non è dovuta per gli utenti che non sono collegati ad impianti di depurazione attivi e ne ha disposto il rimborso Nuove Acque ha chiesto e ottenuto dall’AIT (Autorità Idrica Toscana) che tali importi, incassati illegittimamente, vengano inseriti nelle “partite pregresse” e richiesti nuovamente agli utenti.

Per semplificare aggiunge il Segretario Adiconsum Giovanni Cuciti “Nuove Acque ha fatto pagare illegittimamente agli utenti non depurati la tariffa di depurazione, la Corte Costituzionale delibera la loro restituzione, ma per rimborsare gli aventi diritto l’AIT autorizza Nuove Acque ad addebitare nuovamente le stesse tariffe di depurazione che la Suprema Corte ha dichiarato illegittime e non dovute.

Già così la questione appare incredibile se poi si aggiunge che la legge n. 36/94 prevedeva che “I relativi proventi (i proventi della tariffa di depurazione) affluiscono in un fondo vincolato e sono destinati esclusivamente alla realizzazione e alla gestione delle opere e degli impianti centralizzati di depurazione) per cui i proventi della tariffa di depurazione, qualora tali impianti non sono stati realizzati, devono, in osservanza della legge citata, essere stati accantonati in un “fondo vincolato” a disposizione del Gestore per i rimborsi.

Non si può che rimanere smarriti di fronte a tali deliberazioni e non ci possono essere norme o cavilli che giustifichino all’opinione pubblica una così assurda e inaccettabile decisione.

Tutto ciò è espressione di un malcostume tutto italiano che penalizza sempre il cittadino/consumatore e non permette di responsabilizzare la nostra classe dirigente e consentirle così di esprimere quella efficienza e professionalità di cui tanto bisogno ha il nostro paese.

Il Segretario Adiconsum Giovanni Cuciti e la CISL fanno appello ai Sindaci della Conferenza Territoriale al Presidente di Nuove Acque, al Direttore Generale dell’AIT di riesaminare la deliberazione relativa alle “partite pregresse” dando all’opinione pubblica quella prova tangibile di discontinuità da quella mucillaggine di intrecci di norme, regolamenti, principi che tanto danno arrecano alla credibilità e fiducia delle Istituzioni che avete l’onore di rappresentare. I Gestori hanno efficienze e dinamismo professionale inespresso in grado di risolvere la problematica senza costi per gli utenti. Spetta a voi decidere se rimanere arroccati nelle vostre decisioni o aprirvi alle giuste istanze dei cittadini.

L’Associazione dei Consumatori Adiconsum e la CISL ritengono tali addebiti illegittimi e vessatori e chiedono la restituzione dell’importo delle “partite pregresse” fatturate e la rinuncia dell’addebito del saldo previsto, pertanto si invitano tutti i cittadini interessati a presentarsi, nelle ore di apertura, presso gli sportelli dell’associazione nelle sedi CISL con l’ultima bolletta ricevuta da Nuove Acque per sottoscrivere la richiesta di rimborso.

Per quanto ci riguarda abbiamo la massima fiducia del favorevole accoglimento richiesta.