Milano, 3 ott. (Adnkronos) – La ex Stalingrado d’Italia non perde la sua anima di sinistra e lo storico circolo intitolato a Enrico Berlinguer non conosce crisi: a Sesto San Giovanni, infatti, si prevede un aumento di iscritti. “A fine tesseramento contiamo di chiudere con qualche iscritto in più del 2013”, spiega all’Adnkronos il giovane segretario Yuri Maderloni. “Se potessi parlare con Renzi gli direi di darsi da fare, perché i partiti non sono cartelli elettorali”.
I circoli di Sesto San Giovanni sono quattro e “siamo già al 70-80% dei rinnovi complessivi: è un buon dato – dice Maderloni – , nonostante il momento non sia facile perché la politica non riesce a offrire esempi edificanti in cui riconoscersi”. Solo uno degli iscritti storici non ha voluto rinnovare la tessera “perché non si riconosceva più nella politica del partito”. Gli altri no, anche se al Berlinguer ha “stravinto” Gianni Cuperlo alle ultime primarie Pd di dicembre scorso.
La ricetta per tenere è “umanizzare i rapporti con le persone. I social network – aggiunge – vanno nella direzione opposta, i dirigenti dovrebbero capirlo e consumare le suole”. Maderloni spiega che “magari Renzi a volte è un po’ spiazzante”, ma ha importanza anche il costo della tessera: “il contributo è volontario, ma ogni circolo, almeno a Milano, deve girare 30 euro per ogni iscritto alla federazione provinciale che a sua volta passa quote al regionale e al nazionale”.
Il patto del Nazareno ha influito? “Non credo perché bisogna saper parlare con l’opposizione. Lo faceva la Dc con il Pci, anche se Berlusconi non è certo il Partito comunista italiano”.