Home Cultura e Eventi Eventi IO PENSO INCLUSIVO: 200 classi e 10 associazioni, coinvolte nel progetto di All Stars Arezzo Social con il Patrocinio del Comune di Arezzo

IO PENSO INCLUSIVO: 200 classi e 10 associazioni, coinvolte nel progetto di All Stars Arezzo Social con il Patrocinio del Comune di Arezzo

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IO PENSO INCLUSIVO: 200 classi e 10 associazioni, coinvolte nel progetto di All Stars Arezzo Social con il Patrocinio del Comune di Arezzo

Da alcuni giorni i dirigenti scolastici, gli insegnanti e le associazioni hanno ricevuto tutto il materiale, la traccia base, il regolamento e tutte le modalità per partecipare al primo progetto di inclusione culturale rivolto alla comunità aretina, messo in piedi dall’associazione All Stars Arezzo Social con il Patrocinio del Comune di Arezzo.

Il meccanismo è semplice. Gli organizzatori hanno distribuito a 200 classi degli Istituti Comprensivi di Arezzo ed a 10 associazioni che si occupano di persone con difficoltà, un foglio A3 per la scrittura di un pensiero ed un cartoncino bristol per coloro che invece volessero esprimersi con un disegno.

Pensieri e disegni dovranno essere elaborati in piccoli gruppi ed ispirati al brano tratto dalla storia “Mia sorella è un quadrifoglio” di Beatrice Masini e Svjetlan Junakovic ed alla sua rappresentazione grafica. Una storia che “… è per quei bambini e quei grandi che non si accontentano di essere uguali e che non hanno paura di essere diversi…” e che termina con la frase che è diventata lo slogan di IO PENSO INCLUSIVO: “In un prato c’è posto per tutto: i quadrifogli, le farfalle, le coccinelle, le formiche, i fiori. Anche nel mondo dev’essere così”.

Il momento finale di IO PENSO POSITIVO si terrà sabato 31 maggio alle 15:00 presso l’Istituto Privato di Riabilitazione “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti in località Agazzi.

In questa occasione dopo l’esposizione dei disegni e la lettura dei pensieri raccolti una giuria di esperti tra cui membri di associazioni e familiari, decreterà i primi 3 per ogni categoria. Gli elaborati saranno presentati in forma anonima, soltanto contraddistinti da un codice e solo dopo la votazione della giuria si conoscerà chi li ha prodotti. L’obiettivo culturale prefissato è quello di dimostrare che a parità di strumenti, parole e disegni vincenti possono appartenere a gruppi di lavoro formati da bambine, bambini, adolescenti, giovani adulti con o senza difficoltà.