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Prezzi al consumo: Arezzo si conferma sotto la media nazionale

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Prezzi al consumo: Arezzo si conferma sotto la media nazionale

Per la seconda volta consecutiva, anche nel mese di luglio la rilevazione sull’andamento dei prezzi al consumo si è chiusa, ad Arezzo, con un indice di inflazione tendenziale pari a zero. In altri termini, per il secondo mese consecutivo il livello complessivo dei prezzi inclusi nel paniere dell’ISTAT – che a livello comunale comprende oltre 700 beni e servizi, per un totale di 5 mila quotazioni – si è mantenuto inalterato rispetto a quello di un anno fa (luglio 2013). Anzi, il blocco degli indici di variazione, superato il quale si passa dall’inflazione alla deflazione, si registra ormai in entrambi le versioni dell’indice generale (sia quella che comprende i tabacchi, sia quella depurata da questa categoria di spesa).

La situazione aretina riflette, in negativo, quella nazionale, che secondo i dati provvisori diramati dall’ISTAT ha registrato a luglio una variazione congiunturale dei prezzi (rispetto al mese di maggio) pari a -0,1% e una variazione tendenziale (rispetto all’anno precedente) pari al +0,1%.

Com’è noto, l’indice dei prezzi al consumo (NIC) misura le variazioni mensili dei prezzi in 80 Co­muni capoluogo di provincia e consente all’ISTAT di monitorare in tempo reale l’andamento dell’inflazione. Il crollo dell’inflazione, preannunciato da un semestre a questa parte sia a livello nazionale che locale, raggiunge ad Arezzo un risultato che ha un unico precedente mensile nel corso del 2009, anno nel quale l’attuale recessione ha dilagato, trasformandosi da crollo finanziario in crisi economica generalizzata. In precedenza, occorre retrocedere di mezzo secolo, fino al 1959, per rintracciare un tasso di inflazione annuo inferiore all’uno per cento.

Se la tendenza non subirà inversioni significative, i prossimi mesi potrebbero regi­strare il passaggio dalla disinflazione (il rallentamento del tasso di inflazione) a una situazio­ne di vera e propria deflazione:una riduzione dei prezzi generalizzata e perdurante. Se a prima vista la frenata dell’inflazio­ne può apparire un elemento positivo, accompagnato da un maggior potere di acquisto, la stasi dei prezzi o la loro diminuzione possono costituire un ulteriore elemento di freno dell’e­conomia. Le famiglie tendono infatti a rinviare gli acquisti, prevedendo sconti maggiori in futu­ro e paralizzando i consumi. Le imprese possono a loro volta rinunciare a investire, temendo di vendere i loro prodotti, in futuro, a prezzi più bassi del costo di produzione odierno, cau­sando una ulteriore contrazione dell’economia, che si avvita su se stessa.

Nel corso del mese di luglio, il rallentamento dell’inflazione viene principalmente imputato dall’ISTAT all’ampliarsi della flessione su base annua dei beni energetici regolamentati (energia elettrica, gas di rete per uso domestico). Il calo rispetto al mese precedente viene invece attribuito ai ribassi di prezzo della frutta fresca e dei vegetali freschi, su cui incidono fattori stagionali, e dei beni energetici regolamentati. All’interno del quadro generale, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,6% su base annua; quelli dei prodotti ad alta frequenza di acquisto (alimentari, bevande, tabacchi, affitto, beni non durevoli, pulizia e manutenzione, carburanti, trasporti, ristorazione, assistenza) crescono dello 0,2%.

Se il trend attuale si mantenesse inalterato per il resto dell’anno, come fanno ritenere le prospettive a breve termine dell’economia italiana, l’inflazione annuale 2014 si attesterebbe secondo l’ISTAT su un valore dello 0,3%.

Le rilevazioni ad Arezzo

Per quanto riguarda i prezzi rilevati nel mese di luglio nel Comune di Arezzo, i settori che mostrano le maggiori percentuali di riduzione tendenziale sono quelli delle comunicazioni (-9,3%), dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (-1,2%), dei servizi sanitari e spese per la salute (-1,1%), del comparto abitazione, acqua, energia elettrica, gas ed altri combustibili (-1%).

A un maggior livello di disaggregazione (classi di prodotto), risultano in sofferenza rispetto ai dodici mesi precedenti gli apparecchi telefonici e telefax (-17,5%), la frutta (-13,7%), il gas (-10,5%), apparecchi per il trattamento dell’informazione (-9,0%), gioielleria e orologeria (-8,3%), i servizi di telefonia e telefax (-7,1%), servizi assicurativi connessi alla salute (-6,0%), gli apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (-5,2%). In controtendenza, aumentano la raccolta dei rifiuti (+17,2%), le attrezzature per la casa (+9,6%), i Le elaborazioni dei prezzi rilevati rilevate dal servizio statistico comunale vengono sistematicamente pubblicate, dopo la validazione da parte dell’ISTAT, sul sito web del Comune (www.comune.arezzo.it), in una serie di pagine raggruppate sotto la voce Dati statistici e dedicate alla Rilevazione dei prezzi al consumo.