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Il progetto di Comune Asl “Generazioni connesse”

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Il progetto di Comune Asl “Generazioni connesse”

Comune di Arezzo e Asl 8 insieme per affrontare il tema della prevenzione dei malesseri e dei disagi che hanno una evidente manifestazione nel periodo dell’adolescenza e che hanno a che fare con elementi della quotidianità e moto più raramente con eventi eclatanti.

“Negli ultimi anni – commenta l’assessore alle politiche educative, Barbara Bennati – stiamo assistendo, con la massiccia diffusione delle tecnologie digitali, a profondi cambiamenti antropologici che, se da una parte, permettono l’accesso ad universi di conoscenza e di esperienza affascinanti, dall’altra hanno già modificato, soprattutto nei bambini e negli adolescenti di oggi, il registro delle possibilità mentali e sensoriali e le modalità di sentire  il rapporto con sé stessi e con gli altri”.

La  relazione interpersonale faccia-a-faccia sembra lasciare il passo a forme di tecnomediazione della stessa, che gli adolescenti sembrano gradire di più in molte forme di rapporto (l’amicizia, l’amore, l’apprendimento, l’informazione).

“Proprie perché cariche di fascino – sottolinea Marco Becattini del Dipartimento Dipendenze della Asl 8 –  queste possibilità devono indurci a creare occasioni di confronto sia con i ragazzi che con gli adulti per aiutare i primi, a riflettere  criticamente circa gli effetti delle nuove tecnologie  sulla vita psichica e relazionale e gli altri perché, i cosidettti “nativi digitali”, ben più competenti dei loro genitori ed insegnanti nel costruire comunità tecnoreferenziate di coetanei dotate di tecnologie e saperi propri, sembrano non avere più bisogno di adulti e pongono in realtà una nuova emergenza educativa”.

In collaborazione con le scuole, Comune e Asl 8 organizzeranno  incontri con i consigli di classe e con i rappresentanti dei genitori per condividere il progetto. Si prevedono, quindi, corsi di formazione per adulti sul tema della comunicazione tra adulti e figli nell’ambito delle dipendenze. Ogni corso comprende un gruppo di 20 persone e si svolge in 4-5 incontri di due ore ciascuno. Inoltre un ciclo di  incontri nelle terze classi per approfondire i problemi delle dipendenze in generale  di quelle digitali in particolare.

I temi: cyberbullismo, sexting, grooming, privacy, pedopornografia, siti pro-anoressia e bulimia, dipendenza dal gioco d’azzardo on-line, videogichi

“Una vera, efficace azione di prevenzione della salute ha come suo obiettivo un cambiamento culturale della comunità in cui viviamo – afferma Barbara Bennati. E questo significa che dobbiamo rivolgerci a persone sane e che dobbiamo raggiungere, attraverso un lavoro di rete, con una attività continuativa, un numero elevato di persone all’interno  del target individuato.

In questa ottica l’obiettivo non è solo quello di informare, di fornire o suggerire soluzioni e stili di vita corretti, ma è piuttosto quello di essere motore per un cambiamento che veda ogni persona protagonista della propria esistenza, stimolata nelle proprie capacità di apprendere  la ricerca attiva del benessere, di utilizzare strumenti in grado di risolvere i propri problemi e di cercare il miglior equilibrio possibile  per se stessa  nel contesto in cui vive. Crediamo inoltre fondamentale promuovere la sensibilizzazione di quelle figure il “cui peso specifico” nella relazione quotidiana assegna un ruolo educativo primario nel percorso di crescita di bambini e adolescenti.