Home Nazionale Rifiuti, 300 Comuni italiani riducono e riciclano il 90 per cento

Rifiuti, 300 Comuni italiani riducono e riciclano il 90 per cento

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Roma, 9 lug. – (Adnkronos) – – Non solo “ricicloni” ma anche “rifiuti free”. Anche quest’anno Legambiente segnala l’eccellenza nell’eccellenza: quei comuni che sono riusciti a ridurre del 90% circa la quantità di rifiuti da smaltire. Sono circa 300 quelli che nel corso del 2013 hanno prodotto meno di 75 chilogrammi a testa di rifiuto secco indifferenziato, mentre la produzione media pro capite nazionale si aggira sui 550 chili annui.
E non si tratta di piccoli comuni: il toscano Empoli con i suoi 48mila abitanti è seguito dai trevisani Castelfranco, Montebelluna, Vittorio Veneto, tutti attorno ai 30mila abitanti. Le ricette sono diverse, ma con alcune caratteristiche comuni: la raccolta ”porta a porta”, la modalità di tariffazione del servizio (due terzi applicano la tariffa puntuale), la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una comunicazione efficace e con politiche di prezzo che premiano il cittadino virtuoso con una riduzione della tassa sui rifiuti se separa bene i materiali, incentivando la pratica del compostaggio domestico, promuovendo il consumo dell’acqua del Sindaco riducendo le bottiglie di plastica, bandendo l’usa e getta.
Anche i Comuni “rifiuti free” protagonisti di Comuni Ricicloni 2014 premiati oggi a Roma nell’ambito della XXI edizione del premio di Legambiente.
”I 300 comuni Rifiuti free, dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano, dimostrano chiaramente che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti”, dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.
“Un bel messaggio per il semestre italiano di guida europea – aggiunge Cogliati Dezza – Ma dobbiamo decidere di intraprendere la strada anche di questa riforma nazionale e lasciare quella dell’ennesimo ‘condono’: chiediamo al Parlamento di abbandonare la strada che posticipa gli obiettivi di raccolta differenziata presente nel disegno di legge del collegato alla legge di stabilità e al ministero dell’Ambiente di approvare il decreto della tariffazione puntuale”.
“L’Italia – conclude Cogliati Dezza – virtuosa del semestre italiano dovrebbe, a nostro parere, da quest’anno avere una riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni e aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge”.