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Riforme: Morassut, ridurre Regioni da 20 a 12

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Roma, 20 ott. (AdnKronos) – “Spero che la Direzione nazionale del Pd affronti il cuore dei problemi che in questi anni hanno minato la credibilità dei partiti ed in parte compromesso la capacità di promozione democratica dello stesso Pd”. Lo scrive il parlamentare del Pd Roberto Morassut in un articolo apparso stamane nell’edizione romana del Quotidiano Italiano.
Morassut si concentra su due temi principali: l’organizzazione interna ai partiti e una legge di revisione costituzionale che riduca le regioni da 20 a 12. “Occorrono -spiega- misure interne e misure di carattere legislativo nazionale che ridefiniscano il ruolo dei partiti nell’ordinamento costituzionale. Occorre colpire il controllo che le tribù di potere, che tutti chiamano correnti ma che di queste non hanno la dignità politica e culturale, esercitano su adesioni, preferenze elettorali e raccolta delle risorse economiche per sostenere l’azione politica”.
E’ inoltre necessario, secondo Morassut, introdurre nello Statuto l’obbligo “ad una totale trasparenza nella raccolta finanziaria al partito e agli eletti, una anagrafe patrimoniale pubblica degli eletti e dei nominati, la costituzione di organismi di controllo delle primarie non lottizzati dalle correnti interne ed una norma regolamentare che leghi l’iscrizione al partito”. In materia di Regioni, Morassut invoca un “controllo dei voti di preferenza è la roccaforte delle tribù interne dei partiti che abitano nelle Regioni e condizionano anche la selezione degli eletti a livello comunale e nazionale”. Morassut ha depositato alla Camera una proposta di legge di revisione costituzionale dell’articolo 131, che riduce il numero delle regioni da 20 a 12 con la trasformazione di Roma Capitale in entità regionale autonoma.