Berlino, 24 set. (AdnKronos/Dpa) – Le diverse crisi in Africa ed in Medio oriente hanno portato il numero attuale dei rifugiati in tutto il mondo al livello più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. A rivelarlo è Amnesty International e, come precisato a Berlino dalla segretaria generale dell’organizzazione umanitaria in Germania Selmin Caliskan, circa 51 milioni di persone sono fuggite dalle zone di conflitto in cerca di protezione. Di queste, 18 milioni lo hanno fatto fuori dal loro Paese di origine.
La Caliskan ha poi esortato l’Europa a reagire a questa tendenza e a mettere fine alla sua “politica di isolamento” per evitare di “tradire i diritti umani e trasformare il mar Mediterraneo in una fossa comune”.
Da parte sua, anche il capo dell’organizzazione tedesca Pro Asyl ha chiesto ai Paesi europei di assumersi le loro responsabilità ed accogliere i rifugiati oltre il loro luogo di arrivo. “L’Europa – ha spiegato Gunter Burkhardt – deve porre fine alla morte sui suoi confini”.