Home Nazionale Riso: +360% da Cambogia, mondine in rivolta nelle città

Riso: +360% da Cambogia, mondine in rivolta nelle città

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Roma, 10 lug. (Labitalia) – Il riso italiano rischia di scomparire a causa delle speculazioni sul quello asiatico, con le importazioni agevolate a dazio zero dalla Cambogia che nel 2014 hanno fatto segnare un aumento record del 360% nel primo trimestre, mentre si sono moltiplicati i pericoli per la salute con il sistema di allerta rapido europeo (Rasff) che ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e prodotti derivati di provenienza asiatica per la presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie, nel primo semestre. Sono alcune anticipazioni del Dossier elaborato dalla Coldiretti per la mobilitazione di migliaia di agricoltori con le mondine e loro famiglie in rivolta che dalle campagne invadono le principali città in tutte le regioni di produzione per salvare il riso italiano.
Domani, venerdi 11 luglio, dalla prima mattinata dal Piemonte alla Lombardia, dal Veneto all’Emilia Romagna fino in Sardegna gli agricoltori della Coldiretti si mobilitano con iniziative diversificate e provocatorie nelle città per denunciare il rischio di estinzione di una coltivazione importante per la salute, il territorio e il lavoro, con la presentazione alle Istituzioni del Dossier per dare un futuro al riso italiano. Se a Torino in piazza Castello a partire dalle ore 9,30 sarà ricostruita per la prima volta una vera e propria risaia con degustazione gratuita di ‘insalata di riso alla piemontese’, con il presidente nazionale Roberto Moncalvo, a Venezia addirittura i risicoltori insieme alle mondine in barca attraverseranno il Canal Grande per sbarcare alle 11 a palazzo Balbi, mentre a Milano in via Melchiorre Gioia adiacente a piazza Città di Lombardia dalle ore 9 gli agricoltori insieme alle mondine distribuiranno pacchetti di riso ma verrà anche offerta una degustazione di risotto allo zafferano prima della consegna del documento di proposte alla giunta di Regione Lombardia con il presidente Roberto Maroni. A Bologna invece una nutrita delegazione di produttori di riso di Coldiretti consegnerà il Dossier in Regione e ad Oristano i vertici della Coldiretti Sardegna, con una delegazione di produttori lo presenteranno al presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru.
L’Italia è il primo produttore europeo di riso su un territorio di 216mila ettari con la filiera con un ruolo territoriale insostituibile e opportunità di lavoro nell’intera filiera per 10mila famiglie tra dipendenti e imprenditori. Una realtà da primato per qualità, tipicità e sostenibilità che va difesa secondo la Coldiretti con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, la pubblicità dei nomi delle industrie che utilizzano grano straniero, l’applicazione della clausola di salvaguarda nei confronti delle importazioni incontrollate ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell’attività di promozione dell’Ente nazionale risi.