Roma, 21 nov. (AdnKronos) – “Crediamo quanto mai urgente la convocazione di un tavolo che coinvolga le istituzioni locali e la società civile per arginare un clima di crescente tensione e di caccia all’immigrato nella nostra città. Non possiamo cedere a nessuna logica discriminatoria, né tantomeno possiamo permettere che dilaghi nella Capitale una vera e propria guerra tra poveri. C’è bisogno di dare un segnale unitario e forte per ribadire che la nostra città è e vuole essere città dell’accoglienza e della solidarietà”. E’ quanto dichiarano congiuntamente il Ceis di Don Picchi, l’Unitalsi Roma, l’associazione Medicina Solidale e la Fondazione Banco Farmaceutico di Roma in merito ai fatti accaduti oggi con l’esposizione di manichini impiccati contro gli immigrati ospitati nel centro di accoglienza presente all’Infernetto a Roma.
“Una vicenda – aggiungono le associazioni – che offende tutti i cittadini romani e lo spirito solidale che ha sempre contraddistinto la Capitale. Occorre dimostrare che a Roma ci sono uomini e donne che credono nel dialogo e nell’incontro e che c’è la necessità di evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione mediatica o politica di vicende delicate che coinvolgo esseri umani soprattutto se in stato di disagio”.