– A finire in carcere in seguito ai fatti accertati a comunicare dal 2012 dagli investigatori sono stati Aldo Papalini già direttore dell’ufficio tecnico e dell’unità operativa ambiente e litorale del XIII Municipio nonché Armando Spada, Cosimo Appeso. Mentre ai domiciliari sono finiti Giovanni Recchia, Antonio Amore, Damiano Facioni, Ferdinando Colloca, Matilde Magni e Angelo Sarzano. Tutti a vario titolo legati alla gestione della Bludream Srl.
Nell’ambito dell’indagine svolta in collaborazione tra i Carabinieri di Ostia, la Squadra mobile di Roma e la Capitaneria di porto del litorale romano sono emersi elementi per ipotizzare nei riguardi delle persone finite in carcere i reati di abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica e corruzione. Personaggio principale di questa vicenda appare Aldo Papalini che secondo gli investigatori ha fatto parte di una organizzazione che “ha dato vita ad un sistema corruttivo per la gestione e affidamento a ditte compiacenti di numerosi appalti pubblici banditi dall’ente territoriale”. Proprio l’episodio ‘Orsa Maggiore’ è quello più eclatante.
Secondo gli investigatori Papalini “violando le più elementari norme che conformano il procedimento amministrativo in assenza di alcuna effettiva istruttoria e contraddittorio aveva disposto anzitutto la revoca della decadenza della concessione di ‘Orsa Maggiore’ al Cral delle Poste per poi affidarla dopo pochi giorni ad un altro gestore identificato attraverso una procedura spacciata come pubblica, la Bludream costituita allo scopo solo qualche giorno prima”.