Home Nazionale Roma: storici venditori souvenir, ‘noi sfrattati da Marino 250 famiglie sul lastrico’ (2)

Roma: storici venditori souvenir, ‘noi sfrattati da Marino 250 famiglie sul lastrico’ (2)

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– ”Ci impongono questo divieto senza calcolare la storicità delle licenze, che risalgono alla prima metà dell’Ottocento – racconta Gianni Sermoneta – Le licenze vennero date con una bolla papale. La religione ebraica vietava la vendita di oggetti religiosi e lo Stato Pontificio diede agli ebrei le licenze per vendere rosari ai pellegrini”.
”Così si è creata questa tradizione che è andata avanti fino alle leggi razziali del ’38 – aggiunge – Le licenze sono state istituzionalizzate di nuovo nel 1948. L’attività è ripresa fino al 1986-87 quando il decreto Galasso ci ha tolto l’occupazione di suolo pubblico, reintrodotta con il decreto Galasso Bis.
”Gli unici ad avere la licenza eravamo noi, i fiorai e le edicole – aggiunge – Ciò nonostante Roma è stata un fiorire di bancarelle in tutti i punti più impensabili. Oggi ci sono fiorai che vendono souvenir e loro possono rimanere mentre noi dobbiamo andare via”.