Home Nazionale Roma: storici venditori souvenir, ‘noi sfrattati da Marino 250 famiglie sul lastrico’

Roma: storici venditori souvenir, ‘noi sfrattati da Marino 250 famiglie sul lastrico’

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Roma, 24 set. – (Adnkronos) – Gli urtisti, storici venditori di souvenir delle più antiche famiglie di ebrei romani, sono scesi in piazza per protestare contro il divieto di continuare a svolgere la loro professione vicino ai monumenti di Roma. La protesta si è svolta a piazza di Spagna, nel cuore della Capitale. ”Dopo 150 anni di storia il sindaco Marino ha deciso di mandarci via”, hanno scritto su uno striscione. ”Rischiano di finire sul lastrico circa 250 famiglie, che vivono di questo lavoro”, dice all’Adnkronos Giovanni Sermoneta. ”Abbiamo 112 licenze e con ognuna di queste lavorano due famiglie – spiega – per un totale di 250 famiglie che finiranno sul lastrico. Ci hanno proposto di fare un mercatino a via di San Gregorio, ma noi non siamo intenzionati a lasciare le nostre postazioni”.
”C’è una determinazione dirigenziale del Comune di Roma che prende atto della richiesta della Soprintendenza di lasciare le zone di Colosseo, piazza Venezia, Fori Imperiali, Campidoglio e Tridente libere da postazioni commerciali – sottolinea – Noi vendiamo oggetti ricordo, souvenir, come si può pensare di farci lavorare in altre zone. Non stare in queste zone non ha senso, è assurdo. Il tutto avviene senza neanche aprire un tavolo di discussione. Abbiamo chiesto anche un incontro con l’assessore Leonori ma siamo stati ignorati”.
In totale ci sono 63 postazioni che si trovano nelle aree a ridosso dei monumenti e 49 che invece sono più distanti. ”Noi dell’A1 – spiega Sermoneta – operiamo su 35 postazioni a turno mentre per l’A2 ce ne sono circa 25. Lavoriamo la metà dei giorni dell’anno, 180 giorni circa, e riusciamo a sopravvivere anche se è un periodo di crisi”. (segue)