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Salute: la pelle si protegge a tavola, dieta mediterranea contro malattie

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Roma, 19 set. (AdnKronos Salute) – La pelle si protegge a tavola. Molte malattie cutanee, come ad esempio l’acne e la psoriasi, sono legate anche all’alimentazione. La giusta dieta può fare la differenza. Ne è convinta Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia all’università Federico II di Napoli, che oggi a Palazzo Poli, nell’ambito della sesta edizione del convegno ‘Dermart, ha parlato degli “alimenti che guariscono le malattie cutanee”.
La dieta mediterranea, in particolare, ha effetto protettivo. “E’ scientificamente dimostrato – dichiara Fabbrocini – che una dieta ricca di olio extravergine di oliva, quindi di acidi grassi insaturi, ci consente di ridurre in maniera significativa l’invecchiamento cutaneo che, insieme al photoaging, è l’anticamera del cancro. Di conseguenza, se curiamo bene questo aspetto, possiamo ridurre anche la possibilità di contrarre il melanoma”.
Lo sviluppo dei tumori viene ‘frenato’ anche dai polifenoli e dagli acidi grassi n-3, in particolare gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga presenti nel pesce, mentre altri effetti benefici derivano anche dagli agrumi, principali fonti di b-criptoxantina, e dalle carote, ricche di b-carotene, ma anche dalle verdure di colore verde scuro e dal tè verde, che hanno proprietà anti-tumorali e di foto-protezione, inibendo la proliferazione cellulare e riducendo l’eritema indotto dalle radiazioni ultraviolette. Il licopene contenuto nei pomodori, infine, contribuisce al mantenimento dell’omeostasi cutanea.
(Adnkronos Salute) – Un’alimentazione corretta, inoltre, è un deterrente anche per l’acne. Centrale in tal senso è il ruolo della Mtorc, una protein-chinasi che media le conseguenze di una dieta ipercalorica regolando gli effetti dell’insulina, ovvero l’ormone che fa bruciare i grassi, e di alcune proteine, tra cui quelle ricche in leucina (sostanza presente, ad esempio, nel latte), che agirebbe favorendo l’ipersecrezione di sebo e, quindi, l’acne.
“Per questo motivo – spiega Fabbrocini – è utile una dieta povera di grassi saturi e zuccheri, quindi con poca carne e senza piatti iper-glicemici. Viceversa va incrementato l’apporto degli alfa-idrossi acidi, ossia di quegli acidi organici contenuti principalmente nella frutta, come agrumi, mele, uva, ma anche nella soia, negli spinaci e nella birra, che comportano innumerevoli benefici per la pelle e che per questo vengono utilizzati, sotto forma sia di creme che di integratori, per la cura del photoaging, delle allergie cutanee e dell’acne”.
Per quanto riguarda alimentazione e psoriasi “gli studi – afferma la dermatologa – indicano di limitare il consumo di carne, nello specifico quella di maiale o rossa, evitare gli insaccati, eliminare il consumo dei fritti e delle spezie piccanti, ridurre il consumo di sale e tenere sotto controllo invece quello dei formaggi stagionati, del latte e delle uova”. Via libera, invece, a frutta e verdura, ma con delle eccezioni. “No a melanzane, peperoni, pomodori crudi e verdure ricche di amidi come le patate. Assolutamente consigliati, invece, carote, barbabietole, cetrioli, radicchio, cicorie e bietole, ma anche alimenti ricchi in fibre, come pane, riso e pasta integrale. Tra la frutta sono da evitare le mele crude, che potrebbero essere persino un alimento scatenante, insieme a grano, crostacei, carne, uova e caffè. Viceversa, spiccano le proprietà benefiche dello yogurt, ricco di batteri probiotici”, conclude.