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Salute: pelle come ‘tela d’autore’, convegno Dermart

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Roma, 19 set. (AdnKronos Salute) – Osservare e descrivere le malattie della pelle con ‘occhio artistico’, cercando di trovare un linguaggio comune per interpretare, dare nuovi significati e alleviare sofferenze e inestetismi cutanei. Con questi obiettivi si è svolto a Roma il Convegno Dermart 2014, giunto alla sesta edizione, che ha visto dermatologi, cosmetologi, appassionati d’arte, pittori, storici e critici d’arte, riuniti in una due giorni di studio, ricerca e confronto, per indagare gli elementi comuni tra dermatologia clinica e arti visuali.
Sono stati affrontati temi come i diversi modi d’invecchiare della pelle e delle cure possibili nel tempo, approfonditi i segreti dei cibi che aiutano a guarire le malattie cutanee e quelli che al contrario fanno danni, come utilizzare al meglio il vino e come l’arte può aiutare persino a sconfiggere la cellulite.
“Il dermatologo, oltre a saper curare i cambiamenti patologici e aiutare a prevenire quelli legati al tempo e alle cattive abitudini, deve affinare la propria capacità di interpretare i dettagli dei cambiamenti della pelle come i critici d’arte fanno quando lavorano sulle proprie tele”, spiega Massimo Papi, direttore del convegno e dermatologo dell’Idi di Roma.
“Per valutare le manifestazioni strane e stupefacenti della pelle, come spiego anche nel mio nuovo libro ‘Ma perché la pelle invecchia?’, abbiamo anche ‘giocato’, allenandoci a interpretare i particolari dei ritratti d’arte famosi ipotizzando poi potenziali diagnosi e storie cliniche e permesso a giovani dermatologi e artisti di lavorare insieme in laboratori coordinati da personaggi del mondo dell’arte, per comprendere quanto affascinante e reale possa essere il legame e il rapporto tra scienza e arte”.