Home Politica San Giovanni, a 94 anni sette mesi di attesa per avere la carrozzina

San Giovanni, a 94 anni sette mesi di attesa per avere la carrozzina

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Mugnai (FI): «Era già successo a un altro paziente solo un mese fa Altro che episodi sporadici come afferma la Asl8»

Il Vicepresidente della Commissione sanità: «Il gioco in difesa non serve a nessuno. C’è da rispondere dignitosamente ai bisogni della gente»

 «Altro che “casi rarissimi, frutto di concomitanze non prevedibili” come asserito dalla Asl8 di Arezzo un mese fa circa: le attese più che semestrali per la visita specialistica che consente l’accesso ad alcuni ausili per anziani non deambulanti, come le carrozzine, si ripetono con frequenza non compatibile con i bisogni delle persone e delle famiglie. Su questo bisogna intervenire, non pontificare con un gioco in difesa che non serve a nessuno». Parola del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Fi) che così interviene all’indomani dell’ennesima denuncia sulle lunghe attese registrate da una paziente novantaquattrenne di San Giovanni Valdarno per ottenere la visita geriatrica che le certifichi la necessità di una sedia a rotelle.

Ennesima, sì, perché già poco più di un mese fa – era il 27 marzo – Mugnai si era trovato a dover sollevare il caso dopo la segnalazione di una vicenda simile in tutto e per tutto e avvenuta sempre nell’ambito territoriale della Asl8. In quella circostanza, in cui l’esponente di Fi presentò anche un’interrogazione alla giunta regionale ad oggi priva di risposta, l’Azienda sanitaria aretina intervenne con un comunicato in cui si snocciolavano tempi di reazione ottimi nella consegna degli ausili, con criticità definite “casi rarissimi, frutto di concomitanze non prevedibili”. Sì: ma dopo aver superato la visita specialistica, nei casi in cui l’iter lo richieda. E’ lì, questa volta come la volta scorsa, che il paziente si incaglia. E quando si hanno più di 94 anni e si è costretti a letto, un’attesa tra i sei e gli otto mesi è un tempo davvero biblico.

«Come dimostrano le cronache locali – attacca Mugnai – queste disfunzioni sono tutt’altro che sporadiche. Il punto è che a furia di tagliare i servizi per onorare il totem del pareggio di bilancio, si finisce per ledere i diritti di chi è più debole ed ha più bisogno. Questo è esattamente uno di quei casi di paradossale nonsenso in cui si costringono persone che non possono camminare a scegliere tra il rimanere a letto, con inevitabile conseguente peggioramento della salute del non deambulante specie se anziano, e il comprarsi o affittare a proprie spese la carrozzina che restituisca la mobilità. Così chi è in difficoltà vive una condizione di diritto attenuato. E’ il colmo dell’ingiustizia, ci batteremo per individuare una soluzione ma soprattutto auspichiamo che la Asl8 questa volta faccia altrettanto, anziché produrre comunicati di difesa d’ufficio. Legittimo, certo, ma come si vede non risolve».

LEGGI LA RISPOSTA DELLA ASL:
Valdarno, carrozzina per anziana, il ritardo frutto di errata comunicazione