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San Zeno Open Plant

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Aisa Impianti e ordine degli ingegneri organizzano una tre giorni molto articolata con oggetto il termovalorizzatore di San Zeno: un convegno, una visita tecnica qualificata e manifestazioni  musicali e sportive. Da giovedì 18 settembre a ingresso libero.

Antonio Boncompagni, presidente di Aisa Impianti: “facciano interagire l’impianto con la città per incrementarne la conoscenza. Nell’ottobre 2012 avevamo cominciato un percorso di questo tipo e a distanza di due anni lo riprendiamo. Inizieremo con una sessione tecnica incentrata sulle ultime normative in campo ambientale e su come sono state recepite nell’impianto di San Zeno, per proseguire con una visita guidata vera e propria, di carattere ovviamente più divulgativo, grazie a professionisti molto qualificati. È una dimostrazione concreta dell’approccio trasparente e pragmatico che da sempre contraddistingue la gestione dell’impianto”.

L’assessore Francesco Romizi: “valorizziamo una zona periferica del Comune con un’iniziativa tecnica e di aggregazione nella quale U.P. Policiano e associazione Music si confermano partner di eccezione ogniqualvolta si tratta di mettere in piedi eventi di carattere sportivo e musicale”.

Il direttore di Aisa Impianti Marzio Lasagni: “a livello sportivo la gara podistica parte dall’impianto, esce verso San Zeno, arriva sopra la chiesa e ritorna allo stabilimento. Mezzi pubblici gratuiti sono previsti da Piazza Guido Monaco e sono continuativi per tutte la serate”.

Giovedì 18 settembre si parte alle 14,45 presso l’impianto con il convegno “Il termovalorizzatore e l’ambiente” nel quale parleranno Giani Bidini, professore ordinario di macchine presso l’università degli studi di Perugia, Leonardo Tognotti, professore ordinario e presidente del corso di laurea in ingegneria chimica dell’università degli studi di Pisa, Marzio Lasagni, direttore generale di Aisa Impianti, e Alessio Galeotti, responsabile florence area dell’ente di certificazione Dnv-Gl. Al termine del convegno partirà la visita guidata del termovalizzatore, a tutti i partecipanti verrà consegnato un sacchetto di fertilizzante prodotto dai rifiuti organici raccolti in forma differenziata. Un’apericena nell’area verde che circonda l’impianto chiuderà la prima giornata.

Nello stesso spazio, venerdì 19 e sabato 20 settembre, a partire dalle 18, due giorni di concerti, con la musica che verrà tuttavia preceduta dalla camminata della Valdichiana che, interrotta intorno agli anni Ottanta, riprende quest’anno con il ritrovo dei partecipanti alle 17,30 del venerdì presso il termovalorizzatore. Iscrizioni da inviare a U.P. Policiano mediante fax (0575/97699) o per mail a [email protected] oppure [email protected]; la gara è aperta a ogni categoria ed è sulla distanza di 7 chilometri.

Musicalmente, siamo alla prima edizione del Warehouse Decibel Fest, il nuovo festival dell’associazione Music, organizzatrice anche del Mengo Music Fest. Gli ospiti principali sono gli austriaci Elektro Guzzi e gli italiani Julie’s Haircut. E ancora Be Forest, Populous, His Clancyness, Vaghe Stelle, Apes on Tapes, The Vickers e Celluloid Jam. Spazio anche ai talenti emergenti di Arezzo e provincia con Mud Stained Boots, Moondrive e Assassini del Pop. Ogni sera aftershow con i migliori djs e crew di Arezzo, tra cui Black Loops, Niro, Social Kids, Delma e Jago FakeDisco. Funzioneranno anche un mercatino e un’area ristorazione. Patrocino del Comune di Arezzo e contributo di Aisa Impianti, Asl 8 Toscana, Confindustria Arezzo, Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, Sipra, C.M.G. e Associazione Italiana Persone Down.

“Warehouse Decibel Fest – sottolinea Paco Mengozzi dell’associazione Music – prosegue un lavoro di sviluppo di un modello di cultura musicale che privilegi il concetto di ‘diversità’. Con il Mengo, tale strada è già stata intrapresa. Non siamo, come dire, alle prime armi”.

Warehouse Decibel Fest prende il via venerdì 19 settembre alle 18 con le band emergenti di Arezzo e provincia Mud Stained Boots e Moondrive per poi proseguire con il duo fiorentino Celluloid Jam, diviso tra sonorità electro e indie e il trio bolognese Apes On Tapes, una band elettronica con influenze radicate nel hip hop e un’attitudine che mira al ribaltamento dei canoni e delle sicurezze. Proseguono la serata i pesaresi Be Forest, con il loro indie pop tra forti sperimentazioni e sonorità potenti che li ha presentati come una delle realtà alternative più interessanti della nuova scena underground italiana.

Chiude la prima serata di Warehouse Decibel Fest il live di Populous, musicista e producer nato e cresciuto in Salento, che ha esordito nel 2002 con un album, Quipo, fuori per Morr Music, label berlinese di culto che accoglie i suoi suoni sospesi tra idm, pop e beatmaking astratto. Morr produce anche i due successivi lavori, Queue For Love (2005) e Drawn In Basic (2008), entrambi apprezzati e applauditi dalla critica internazionale, ponti ideali tra la freddezza dei suoni digitali e il calore analogico fatto di respiri soul e shoegaze. Una trasversalità che si riflette anche nei diversi side-project che lo coinvolgono negli anni, da Girl With The Gun a Life & Limb. A settembre 2014 è in uscita Night Safari, il suo nuovo album per Bad Panda Records e Folk Wisdom.

L’after show e le selezioni musicali durante i cambio palco sono affidate a Lorenzo Latorraca, Marco Pieschi e Monero Berneschi del collettivo Social Kids, Niro del Klang Club e Black Loops, Riccardo Paffetti e Gabriele Micheli, con le loro sonorità tra house, techno e disco.

Il festival prosegue sabato 20 settembre, sempre a partire dalle 18, con un altro gruppo emergente del panorama musicale locale e regionale, Gli Assassini del Pop, per poi proseguire con The Vickers, il quartetto psychedelic pop/rock fiorentino nato sotto l’influenza dei suoni e delle grandi melodie degli anni ’60 con un tocco di spleen tipico degli anni ’90. Nel maggio del 2014 sono stati scelti da Sonicbids per suonare sull’Adidas Stage nel prestigioso festival Primavera Sound di Barcellona. Si prosegue con Vaghe Stelle,il progetto del torinese Daniele Mana, da anni uno dei migliori talenti dell’elettronica italiana, la cui musica, apparentemente sfuggente, con le sue stratificazioni sonore dal kraut rock all’IDM, passando per industrial e destrutturazioni, conduce l’ascoltatore in territori sconosciuti e meravigliosi. Prosegue la serata il live di His Clancyness,il progetto di Jonathan Clancy, tra dream pop, kraut e cultura psych. His Clancyness, che dal vivo è ormai una band rodata con Giulia Mazza alle tastiere e voce, Emanuela Drei al basso, voce e sampler e Jacopo Borazzo alla batteria presenta Vicious, il suo primo  album.

I Julie’s Haircut,il collettivo di musicisti emiliani non ha bisogno di presentazioni nel panorama indipendente italiano. Attivi dal 1994 hanno già pubblicato sei album e numerosi EP e il loro ultimo disco Ashram equinox è un mix di rock, psichedelia, elettronica minimale, jazz, etnica e dub. Chiude la serata il live di Elektro Guzzi, il progetto degli austriaci Bernhard Breuer (batteria), Bernhard Hammer (chitarra) e Jakob Schneidewind (basso). Una assoluta particolarità all’interno del mondo minimal, techno e qualsivoglia altro genere essi producano; Bernhard Hammer, Jakob Schneidewind e Bernhard Breuer suonano techno dal vivo sfidando qualsiasi preconcetto di come essa possa essere eseguita live, decidendo di trasformare loro stessi in macchine in grado di filtrare il suono. Non hanno armi segrete, nessun computer con materiale già pronto, niente loop o overdub. Anche se è difficile da credere, quello che sentite dal vivo è 100% live. Minimal techno affilatissima, avvolgente, ipnotica, con un groove a dir poco micidiale e una capacità di introspezione mentale rara. Una band che ci fa dimenticare l’associazione tra dj e dancefloor, tre ragazzi che da Vienna hanno calcato i palchi più importanti d’Europa, Sonar e Berghain per dirne due a caso. Nemmeno il mago più esperto avrebbe saputo miscelare gli Underground Resistance e la Moto Guzzi riuscendo a ottenere una pozione tanto esplosiva.

L’after show e le selezioni musicali durante i cambio palco sono affidate a Marco Delmastro e Jago Fake Disco di Milk Party, con le loro sonorità indie-rock ed electro.