Home Nazionale Sanità: 589 strutture private in Italia, solo 64 non accreditate

Sanità: 589 strutture private in Italia, solo 64 non accreditate

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Roma, 23 lug. (AdnKronos Salute) – In Italia si contano circa 600 Case di cura private. Di queste, solo 64 – circa il 10% – non sono accreditate col Servizio sanitario nazionale. E’ quanto emerge dai dati della Direzione generale del sistema informativo e statistico del ministero della Salute, che scatta una fotografia sul mondo delle strutture private (accreditate e non), aggiornata al 2011. Strutture che fanno capo a gruppi noti e prestigiosi, tra cui: Gruppo San Donato, che fa capo alla famiglia Rotelli, con strutture in Lombardia ed Emilia Romagna. E ancora: il gruppo GVM Care & Research di Ettore Sansavini con strutture distribuite su tutto il territorio nazionale – da Torino ad Agrigento – e il Gruppo Giomi di Emmanuel Miraglia, presente con le sue strutture nel Veneto, in Toscana, nel Lazio, in Calabria e in Sicilia.
Analizzando la tabella nel dettaglio, un dato su tutti salta agli occhi: circa la metà delle strutture private attive in Italia – 266 su 589 – si trova in quattro regioni, cioè Lombardia (72); Lazio (65); Campania (65); Sicilia (64). Un altro aspetto che emerge è quello relativo alle (poche) strutture non accreditate col Ssn: solo 64. Di queste, circa la metà (29) si trova nel Lazio. Altre 12 strutture ‘svincolate’ dal servizio pubblico si contano in Lombardia. Per il resto, nelle altre regioni, le Case di cura private sono quasi tutte accreditate. In Campania solo 5 strutture su 65 non sono legate al Ssn. In Sicilia, invece, le 64 Case di cura private sono invece tutte accreditate.
A lavorare in questo tipo di strutture sono circa 15 mila dipendenti. Secondo i dati forniti dall’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) – che rappresenta 500 case di cura, con oltre 53.000 posti letto di cui 45.000 accreditati con il Ssn – le persone operanti nelle strutture associate sono 14.902, di cui 4.696 medici; 20.032 infermieri; 5.853 tecnici; 9.010 ausiliari socio-sanitari; 4.680 assistenti.
A sottolineare l’importanza e il ruolo svolto dalle strutture sanitarie private è il presidente dell’Aiop, Gabriele Pelissero: “In Italia – afferma all’Adnkronos Salute – il 25% delle prestazioni ospedaliere è coperto dall’ospedalità privata, che pesa soltanto sul 15% della spesa sanitaria. Non sono io a dirlo, ma – aggiunge – è la Corte dei Conti. I numeri dimostrano che siamo una risorsa molto importante per il Paese, in quanto parte integrante ed efficiente del Ssn. Rappresentiamo – conclude il numero uno dell’Aiop – una grande opportunità per poter garantire, anche in futuro, un Servizio sanitario nazionale sostenibile e capace di dare ai cittadini prestazioni di elevata qualità”.