Home Nazionale Sciopero: Cgil-Uil, non ci fermiamo, Renzi scelga conflitto o dialogo/Adnkronos

Sciopero: Cgil-Uil, non ci fermiamo, Renzi scelga conflitto o dialogo/Adnkronos

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Roma, 12 dic.(AdnKronos) – ‘Così non va’. Lo hanno detto al governo in 54 piazze diverse del Paese i lavoratori pubblici e privati di Cgil e Uil che hanno accompagnato lo sciopero generale contro il Jobs Act e la legge di stabilità, provvedimenti che “tolgono diritti e non rilanciano l’economia”. Piazze gremite, da Torino a Siracusa, colorate e rumorose, per chiedere all’esecutivo di ‘cambiare verso’, di non cancellare l’articolo 18 a tutela dei licenziamenti ingiustificati, di eliminare le forme di precariato, di rinnovare i contratti del pubblico impiego, di attuare una riforma fiscale equa, di sostenere i pensionati e di dare corpo alla lotta all’evasione e alla corruzione per cercare di risalire la china della crisi.
E piazze pacifiche, nonostante gli episodi di violenza di Torino e Milano che i sindacati condannano con fermezza: “nulla a che vedere con le nostre manifestazioni”. Anche l’adesione allo sciopero, al netto della tradizionale guerra di cifre, registra per Cgil e Uil risultati notevoli: fermi il 50% di treni e aerei, stop per circa il 70% di metro e bus, con punte di adesioni nel settore industriale di oltre il 70%.
Ma i sindacati non sembrano per questo intenzionati ad allentare il pressing sull’esecutivo. Il leit motiv che lega tutte le piazze, infatti, è proprio questo: “il Governo scelga tra il conflitto e il dialogo perchè noi non ci fermiamo. In un Paese normale si ascoltano i lavoratori e si considera lo sciopero una questione molto importante perché richiede un grande sacrificio ai lavoratori ai quali si prova a dare risposte. Chi sta al governo deve decidere se l’Italia e’ un Paese normale o se pensa di dover continuare uno scontro”, da il ‘la’ da Torino il leader Cgil, Susanna Camusso.